di Rosa Pia Greco
Prosegue con grande successo la rassegna teatrale organizzata dal Consorzio “La Città Teatrale” di Salerno, con il contributo della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Salerno. Dopo i primi tre appuntamenti che hanno tutti registrato sold out, si prosegue questa sera alle ore 20 e in replica domani sempre alle ore 20 con il quarto spettacolo in cartellone, (Ingresso gratuito con obbligo di prenotazione al 3347686331). Questa volta il sipario sulla rassegna dedicata agli autori napoletani dall’800 ai contemporanei, si alzerà al Piccolo Teatro del Giullare, che proporrà “Tu musica assassina”. Lo spettacolo firmato alla regia da Uto Zhali continua a dar voce e “colore” a quanto scritto da Manlio Santanelli. In scena Marco Villani, Flavia Palumbo, Davide Curzio, Antonio D’Amico e Concita De Luca. Luci e musiche di Virna Prescenzo. Scenografia di Francesco Maria Sommaripa; costumi di Paolo Vitale. “È una divertente e intelligente riflessione sulle manie di una società che si nutre di stereotipi e cliché ponendosi domande che affondano nel vacuo e nell’immaginifico dove i modelli di vita sono diventati i proverbi ovvero quello che dice la gente”, scrive il regista Uto Zhali nelle sue note. Santanelli, 82 anni l’11 febbraio prossimo, ha costruito un raffinato gioco sui rapporti tra musica classica e contemporanea che dà vita ai deliziosi dialoghi–litigi tra i due coniugi interessando il pubblico curioso di sapere se Alda ed Eufemio riusciranno ad ottenere – costi quel che costi – il tanto desiderato abbonamento agli “Amici della musica”. LA TRAMA. I coniugi Eufemio ed Alda Tiberi, direttore di banca lui ed insegnante lei, hanno una smodata e patologica passione per la musica. Pur tuttavia non sono riusciti ad ottenere un abbonamento all’Associazione “Amici della Musica” della loro città. Lo statuto dell’associazione prevede infatti il numero chiuso e loro sono i primi in lista d’attesa. Per potervi avvedere devono sperare solo in qualche dimissione o in un decesso. Ironia della sorte abitano in uno stabile dove vivono anche il cassiere della stessa banca e sua moglie i quali, per avere ereditato le tessere dell’associazione, possono liberamente assistere il giovedì a tutti i concerti. A complicare la vita dei Tiberi vi è poi il dottor Donati, medico degli orchestrali dell’associazione scelto unicamente per avere notizie sullo stato di salute degli abbonati. E così persone dall’apparenza tranquilla, pur di ottenere quell’abbonamento cominciano a nutrire intenti omicidi e a trasformarsi in aspiranti assassini alla maniera del dr Jekill e mister Hyde e la signora Tiberi in una spietata lady Macbeth.