Frana a Giovi, disposto studio geologico - Le Cronache
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Frana a Giovi, disposto studio geologico

Frana a Giovi, disposto studio geologico

di Erika Noschese

Un sondaggio geologico per la caratterizzazione geo-gnostica dei terreni, in località Giovi. Dopo la consistente quantità di pioggia, abbattutasi il 14 dicembre ultimo scorso, che ha colpito duramente le frazioni collinari di Salerno causando la caduta di alberi e frane lungo tutta la strada che collega la città con Giovi, l’amministrazione comunale di Salerno, guidata dal sindaco Vincenzo Napoli corre ai ripari. Il settore Strutture comunali ufficio strade e fogne ha infatti autorizzato i sondaggi geologici per la caratterizzazione geo-gnostica dei terreni in località Giovi, per un totale di 9.680,00 euro per determinare le caratteristiche tecniche dei terreni e delle rocce. Durante il violento temporale che ha colpito la città nel mese di dicembre, infatti, la situazione peggiore, si è avuta a Giovi casa De Rosa, dove è crollata parte di via Madre Teresa di Calcutta e Santa Maria dei Campi, pertanto si è reso necessario transennare l’intera area – installando il senso unico alternato – per consentire gli abitanti della zona la ripresa della viabilità. Gli interventi per il ripristino strutturale e la messa in sicurezza definitiva della strada comunale, l’amministrazione procederà mediante il Consorzio Stabile Campania attuale affidataria degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle zone collinari; interventi verranno eseguiti successivamente alla realizzazione dei sondaggi geologici – da redigersi da parte di un professionista esterno – per la presentazione dei calcoli strutturali al Genio Civile di Salerno. Si tratta, nello specifico, si tre sondaggi a carotaggio continuo spinti fino alla massima profondità di 30m p.c.; prelievo di 4 campioni indisturbati a quote concordate con i progettisti; prove Spt per intervalli di profondità significativi o su indicazione dei progettisti; fornitura di cassette catalogatrici; prospezione geofisica in foro tipo Dh con intervallo di letture ogni 2.m; una caratterizzazione sismica con metodo Masw, una tecnica di indagine non invasiva che si basa sulla misura delle onde superficiali eseguita in corrispondenza di diversi sensori posti sulla superficie del suolo oltre e ad un’analisi di laboratorio geotecnico su campioni prelevati: 4 granulometria con determinazione della frazione più fine; 4 prove di taglio (determinazione coesione drenata/non drenata); 4 caratteristiche fisiche; 2 limiti di atterberg solo su campione argilloso ed una redazione dei report di campagna-comprensivi di stratigrafie, documentazione fotografica – elaborazione dati geofisici, quantificando il tutto in 11mila euro. Ad occuparsi dell’intervento lo studio di Geologia Tecnica di D’onofrio Giuseppe.