di Pina Ferro
Senza stipendi da marzo, in attesa di licenziamento e della conseguenta messa in mobilità. Una situazione che diventa sempre di più insostenibile quella che stanno vivendo i dipendenti dei Simply market affereti alle società della famiglia Bianco. Una crisi che era nell’aria datempo ma che la proprietà pare abbiasempre cercato di celare alle maestranze con assicurazioni varie. Ma le speranze sono sparite nello scorso 13 giugno quando il Tribunale di Salerno ha dichiarato il fallimento della società Q7 (fallimento che si aggiunge a quello di altre sette società), che gestisce i punti vendita Simply in varie zone della città di Salerno. In quella data per i dipendenti rimasti (gran parte erano già andati via) si concretizzano tutti i timori. In 16 vengono convocati dal curatore fallimentare e dall’avvocato incaricati di curare l’intera vicenda dal trabunale. I dipedenti vengono invitati, così come prevede la normativa in materia, a non presentarsi più al lavoro. In dodici raccolgono l’invito. Ora sono in attesa del licenziamento e di poter accedere agli ammortizzatori sociali oltre a poter recuperare gli stipendi arretrati. Si tratta di padri e madri di famiglia, che hanno effettuato investimenti nella convinzione di poter avere un lavoro stabile invece così non è stato. La vicenda che vede coinvolto Di Bianco parte da lontano. Basti pensare che solo qualche mese fa a seguito di un controllo da parte della guardia di finanza furono sequestrati alcune attrezzature, per evasione, e nominato un curatore giudiziario. Ora i punt vendita in questione a seguito dell’ennessino fallimento resteranno aperti e saranno gestiti dai curatori, con contratt a pochi dipendenti anche di solo poche settimane, fino a quando non si esauriranno le scorte di prodotti presenti sugli scaffali. Intanto si attendono i risolvolti e magari un nuovo acquirente che possa dare speranze ai dipendenti.