PAGANI. Oramai il clan Fezza-D’Auria Petrosino è sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine e della Dda da anni. Arresti continui, appoggi esterni “decapitati”, isolamento anche da parte delle altre organizazioni criminali ed ora il 41 bis per Antonio e Michele D’Auria Petrosino. In città, la decisione di mettere al carcere duro i due rampolli di “Gioacchino Spara Spara” ha riscosso particolare clamore anche perchè, qualora fossero vere le accuse mosse ai due giovani da anni, Pagani potrebbe chiudere definitivamente una stagione criminale che tanto danno ha fatto alla città. Se così fosse, proprio ora, è il momento più delicato, ed è necessario una azione di prevenzione per evitare che si formino altri clan e la storia ricominci come prima.
Articolo Precedente
Angri/Scafati. Tir fantasma: in nove a processo
Articolo Successivo
Pagani. Le richieste dell’Ascom per rilanciare il commercio
Categorie
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco