Sarà un ricordo ‘corale’, dalla politica alla tv che ha contribuito a fondare passando ovviamente per la sua famiglia, quello dedicato a Silvio Berlusconi domani. Un anno fa la sua scomparsa alle 9.30 del mattino nell’ospedale San Raffaele di Milano. Ma un anno dopo a bruciare di più, per i figli, è ancora la ferita dei tanti processi che hanno coinvolto il padre, vissuti come “un accanimento” quasi letale. A dirlo è Barbara Berlusconi: “E’ stato il leader politico più perseguitato al mondo con più di 4mila udienze e 86 processi”, rimarca la terzogenita che è nel cda di Fininvest. In un’intervista al Tg1 insiste: è stato “un accanimento di una parte della magistratura politicizzata che è durato quasi 30 anni e che ne ha gravemente compromesso la salute. Mi auguro che venga presto approvata in Parlamento la riforma della giustizia”. L’ex premier aveva 86 anni ed era ricoverato da giorni, ufficialmente per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica di cui soffriva. La notizia della morte fece il giro del mondo, attraversò il mondo del calcio, della televisione, dello spettacolo. Oltre alla politica, che il Cavaliere ha segnato fondando Forza Italia 30 anni fa e guidando il governo quattro volte. Dodici mesi dopo, superato lo smarrimento iniziale nel suo partito e soprattutto la diaspora temuta dai più, FI “viva e vegeta” (nelle parole del segretario Antonio Tajani) dedica a lui quel 10% sfiorato alle Europee. E dimostra a tutti che il partito regge e guarda avanti anche senza Silvio. Forte e trasversale il cordoglio espresso quel giorno, che fu segnato anche dalla scomparsa dell’attore Francesco Nuti. Al leader che fu l’artefice della stretta di mano tra Bush e Putin a Pratica di mare non mancò l’affetto del presidente russo (“Per me Silvio è stata una persona cara e un vero amico”, scrisse Putin) e il telegramma del Papa che ne rimarcò la “tempra energica”. Successivamente i funerali di stato nel duomo di Milano scanditi, alla fine, dai cori dei tifosi milanisti. Un anno dopo, il ricordo riunirà nuovamente la famiglia Berlusconi che si troverà ad Arcore per una messa nella cappella della residenza. Ci saranno i cinque figli, il fratello Paolo, l’ultima compagna Marta Fascina e gli amici e consiglieri più stretti come Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Adriano Galliani. Più tardi l’omaggio sarà condiviso, da Pier Silvio Berlusconi, con dipendenti e collaboratori del gruppo Mediaset, altra creatura del padre. Alle 13 toccherà a Forza Italia: l’occasione sarà la segreteria convocata per analizzare il voto di domenica. Superato il trauma iniziale, il partito che avrà sempre solo un fondatore e nessun altro presidente – come ricorda lo statuto – guarda ora a Strasburgo dove porterà 8 nuovi eletti tra cui Letizia Moratti. Alle 15 la commemorazione si sposterà al Senato. E per tutti sarà il capogruppo di FI, Maurizio Gasparri, a ricordare Berlusconi in aula, come ha anticipato il presidente Ignazio la Russa. Un segnale di vicinanza che avrebbe un doppio valore per il Cav: fu proprio la Giunta delle immunità di quel ramo del Parlamento a votare, nel 2013, la sua decadenza da senatore per effetto della legge Severino applicata dopo la condanna per frode fiscale, nel processo Mediaset. Un’onta che il patriarca azzurro non accettò mai, nemmeno quando tornò a sedersi in Aula, da eletto, il 13 ottobre 2022. Nel primo anniversario della morte inevitabile, infine, l’omaggio della tv: lo farà Mediaset con lo speciale intitolato “Caro presidente, un anno dopo”, in onda alle 20.30 su Canale 5, Italia 1, Retequattro e Tgcom24. E lo farà la Rai con uno speciale di Porta a Porta dell’amico Bruno Vespa e al mattino su RaiNews. Oltre a un’antologia ad hoc presa dalle teche Rai che resterà su RaiPlay.
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