Giuseppe Rossodivita candidato per Azione – circoscrizione meridionale – ai microfoni di Radio Radio, sulla legalizzazione della cannabis ha dichiarato che “portarla in Europa è possibile e anche doveroso. Questo, nonostante la situazione italiana, è anche un buon momento visto che la Germania da poche settimane ha legalizzato quello su cui noi, ovviamente quando parlo di noi parlo della mia storia da radicale accanto a Marco Pannella, abbiamo lottato da sempre. Stiamo portando avanti queste battaglie anche con Azione e questa è una bella ventata di novità.” E ha aggiunto: “ho difeso Marco Pannella e altri dirigenti radicali in tanti processi dove abbiamo portato i migliori scienziati del mondo e abbiamo certificato come la marijuana in quanto tale non si può neanche definire droga perché non dà dipendenza che è una caratteristica per cui una sostanza può essere definita droga. Provoca degli effetti ciclo attivi e dispercettivi-spiega- ma il vero problema è che innanzitutto oggi, come diceva Pannella, la droga è davvero libera perché si può comprare in ogni angolo di strada nonostante sia vietata. Ma il discorso riguarda anche lo stato fisico perché la marijuana che troviamo in giro è alterata da sostanze chimiche che ne aumentano la potenza e che sono molto pericolose per la salute. Un percorso di legalizzazione porterebbe anche a un controllo”. Ricorda inoltre che per anni “la Direzione Nazionale Antimafia ha chiesto al Parlamento di valutare politiche di legalizzazione di queste sostanze che ormai sono di vasto consumo e rispetto alle quali, cosa che è sotto gli occhi di tutti, le politiche proibizioniste hanno fallito”. Secondo il candidato di Azione Giuseppe Rossodivita: “lo Stato italiano non vieta il consumo di alcol e tabacco ma vieta il consumo della marijuana, e questo è privo di ogni ragionevolezza. L’hashish e la marijuana rappresentano una delle fonti di maggior entrate di tutta la criminalità organizzata. Sono miliardi e miliardi di euro e lo Stato, attraverso il proibizionismo, di fatto ha appaltato a questi criminali la vendita di beni di vastissimo consumo. Purtroppo- continua Rossodivita- ci sono questioni ideologiche e lo abbiamo visto in questi giorni con il ministro Lollobrigida e con l’intervento del Governo sotto campagna elettorale per tentare di vietare anche la vendita della marijuiana light”. Se dovesse accadere secondo Rossodivita: “Verrebbero messi per strada oltre 1500 imprenditori che hanno investito in questo settore, quindi circa 12mila lavoratori. Vien da sé che se fosse legalizzata, la marijuana creerebbe una spinta anche all’occupazione e all’economia”, ha concluso.
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