di Andrea Pellegrino
Vendesi. Ed anche con una certa urgenza. Questione di liquidità che, come è ben noto, manca nelle casse comunali. Così Palazzo di Città ha riproposto il piano delle alienazioni che potrebbe contenere i danni di un bilancio sempre più fragile ed a rischio. Nel mentre si definiscono i contenziosi amministrativi sulla vendita delle aree pubbliche e della Centrale del Latte, il Comune di Salerno – in vista dell’approvazione del bilancio preventivo che ora passerà al vaglio del Consiglio dopo il via libera della Giunta – ha messo in vendita i suoi gioielli di famiglia. Oltre agli immobili e all’ennesimo tentativo di far acquistare la fattoria Monte di Eboli (valore 4milioni e 800mila euro) ed un fondo a Cupa Siglia, ci sono locali attualmente utilizzati da associazioni ed enti. E’ il caso dell’associazione culturale San Lazzaro che nel caso in cui la vendita dovesse andare a buon fine dovrà lasciare il locale di Largo Barbuti. Così come la Caritas che sempre a Largo Barbuti occupa uno stabile del valore di 93mila euro. In questo caso già nei mesi passati il Comune di Salerno si era opposto alla proposta di adibire la chiesa di Santa Maria dei Barbuti a un dormitorio. Via anche la Croce Rossa a via La Mennolella. Qui sono due i locali – dal valore di 18mila euro circa cadauno – occupati dalla Cri di Salerno. Ci vorrà invece un milione di euro circa per acquistare il locale di Piazza Vittorio Veneto attualmente occupato dall’associazione “Spazio Donna”. In vendita anche l’ufficio politiche sociali del Comune di Salerno di via De Granita: chi lo vorrà, dovrà sborsare 615mila euro. Ancora sono numerosi i locali commercianti che saranno messi a bando rientranti nel Peep di Sant’Eustachio. Si tratta di immobili liberi quasi tutti dal valore di 100mila euro. Quest’anno il Comune di Salerno spera di vendere quanto più possibile, o davvero sarà complicato far quadrare il consuntivo. Solo che dall’approvazione del preventivo fino alla fine del mese il Comune avrà più meno solo tre mesi per vendere.