Movida sana, tavolo in Prefettura per individuare le azioni da mettere in atto - Le Cronache
Salerno

Movida sana, tavolo in Prefettura per individuare le azioni da mettere in atto

Movida sana, tavolo in Prefettura per individuare le azioni da mettere in atto

Individuare meccanismi atti a favorire la diffusione della “cultura del divertimento” nella legalità e in condizioni di sicurezza. È questo, in sintesi, il filo conduttore dell’incontro tenutosi ieri mattina presso il Salone Azzurro del Palazzo di Governo nel corso della riunione del “tavolo tecnico” istituito presso la Prefettura, a seguito di numerosi incontri del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. L’obiettivo da raggiungere è aumentare la sensibilizzazione dei giovani e, in generale, di tutti i fruitori delle attività di intrattenimento, contrastando così il fenomeno della cd. “mala movida” nonché le forme di illegalità e di inciviltà in prossimità dei fast food, che incidono in maniera evidente sulla vivibilità degli ambienti urbani. Hanno preso parte all’incontro coordinato dalla Prefettura, rappresentanti della Provincia di Salerno, del comune capoluogo, di Anci Salerno, delle forze di polizia nonché di Confesercenti, Confindustria e Confcommercio. Dall’analisi dei dati in possesso delle forze di polizia emerge la conferma che la “mala movida” in questa provincia presenta un quadro meno allarmante rispetto ad altre realtà metropolitane maggiormente permeate dal fenomeno. Purtuttavia si ritiene fondamentale intervenire in chiave preventiva per intercettare gli episodi violenti e di abuso di sostenze alcoliche prima che si manifestino. Il Tavolo si propone, innanzitutto, di individuare – sulla scorta delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno che sta approntando un sistema di cooperazione operosa incentrato su “Linee guida” da adottarsi a livello nazionale destinate ad essere declinate da accordi di livello provinciale – insieme alle associazioni di categoria dei gestori dei locali di pubblico intrattenimento, una serie di interventi e misure volte a regolamentare i momenti dedicati al divertimento. L’auspicio è di innescare un meccanismo che consenta di valorizzare i comportamenti dell’esercente “virtuoso”, che intenda muoversi in una logica di collaborazione operosa con i comuni e le forze di polizia per la prevenzione di comportamenti di disagio giovanile prima che sfocino in atti vandalici e aggressioni. Si ritiene altrettanto imprescindibile mettere in atto sistemi per premiare i ragazzi che scelgono il divertimento “in sicurezza”.
Sono state poste le basi per mettere in campo delle specifiche intese programmatiche, che saranno inserite in un apposito protocollo sottoscritto dai partecipanti al tavolo, finalizzate a rafforzare, attraverso una più stretta collaborazione con i gestori dei locali, le strategie di prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento. In particolare, ci si propone di realizzare concrete iniziative per la diffusione della “cultura del divertimento sano” nella legalità e in condizioni di sicurezza promuovendo campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani e, più in generale, a tutti i fruitori delle attività di intrattenimento, volte a prevenire l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcolici nonché a diffondere stili di vita e comportamenti consapevoli. I componenti del consesso hanno, inoltre, posto le basi per affrontare il tema del disagio giovanile a tutto tondo, partendo dalla prevenzione, atteso che il fenomeno non si manifesta solo con il consumo smodato di alcolici e sostanze stupefacenti ma anche attraverso la violenza delle “baby gang”, fino ad arrivare al pericolosissimo e subdolo cyberbullismo, favorito dalla grande facilità di accesso ai social media. A tal proposito al tavolo verranno coinvolte a breve altre istituzioni, tra cui l’indispensabile mondo della scuola, per mettere in campo vere e proprie attività di sensibilizzazione dei ragazzi, delle famiglie e della società civile nel suo complesso. Verranno favorite e diffuse attività e messaggi che possano suscitare l’interesse dei più giovani e incuriosirli, rendendo così maggiormente “appetibile” la cultura della legalità e, nel contempo, sostenere la crescita delle attività e dei locali garantendo la sicurezza e la salute di tutti. «Il Prefetto di Salerno intende iniziare a progettare idee che possono sensibilizzare i giovani su un divertimento sano. Le forze dell’ordine sono in campo nel contrastare l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti ma è necessaria un’attività di prevenzione coinvolgendo tutti», ha dichiarato il comandante della stazione dei carabinieri di Salerno, Colonnello Filippo Melchiorre. Una maggiore attenzione viene chiesta anche al mondo del commercio, come confermato dal presidente di Confcommercio Salerno Giovanni Marone: «Questo deve essere da monito per tutte le altre province. Si prende spunto dall’impegno delle forze dell’ordine e soprattutto si deve ritrovare una maggiore attenzione nelle scuole». Uno dei primi passi, a settembre con la ripresa delle attività scolastica, sarà proprio una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. Altre iniziative saranno concordate già nelle prossime settimane per dare un segnale concreto ai giovani del territorio e alle loro famiglie soprattutto dopo gli ultimi episodi che hanno allarmato la cittadinanza e le istituzioni.
er.no