di Marta Naddei
Il teatro Verdi incassa un decimo di quello che spende. Poco più di 400.000 euro di introiti a fronte di una spesa di quasi quattro milioni di euro. Insomma, tutto quanto investito nell’allestimento della stagione lirico-concertistica del Massimo cittadino è una sorta di vuoto a perdere. Il 2013 è stato l’annus horribilis del Verdi: peggio anche del 2012 quando, seppur a fatica, gli incassi al botteghino riuscirono a superare il mezzo milione di euro (515mila). L’anno scorso, invece, per le cinque opere ed i concerti in cartellone sono stati incassati soltanto 432.918 euro (la maggior parte sono introiti relativi ad abbonamenti sottoscritti per 330.840 euro mentre sono stati staccati biglietti per 102.078 euro). Stando al consuntivo approvato dalla Giunta comunale lo scorso 11 luglio, le spese complessive tra stagioni operistica e concertistica ammontano – rispettivamente – a 3 milioni 299mila e 258 euro e 450.741 euro per un totale di ben 3 milioni e 750mila euro complessivi. Una già consistente somma cui dovrebbero essere aggiunti anche il lauto compenso annuo del direttore artistico del teatro Verdi, la “bacchetta d’oro” israeliana Daniel Oren – ammontante a 243.000 euro e quello del segretario artistico del Massimo cittadino, Antonio Marzullo, che si ferma a 28.000 euro. I due, però, rientrano tra i consulenti esterni del Comune di Salerno. Per una somma definitiva di 4 milioni e 21mila euro. Ma chi paga l’esosa stagione lirico-concertistica della principale struttura teatrale di Salerno? Diverse sono le “forze” in campo che contribuiscono economicamente al sostentamento del Verdi: 600.000 sono gli euro del contributo del Por Campania Fesr 2007/2013 – non ancora erogato -; 318mila euro è il contributo “diretto” della Regione Campania (più di quanto erogato nel 2012); 200.000 euro sono stati stanziati dal Ministero per i beni culturali e 14.000 è la somma della Cassa risparmio salernitana. Insieme ai 432.918 euro derivanti dalla vendita di abbonamenti e biglietti si giunge alla cifra di 1 milione e 565 mila euro. Il Comune di Salerno, da par suo, investe di tasca propria 1 milione 734mila euro. Tra le cifre più importanti sostenute per una sola stagione operistica quella inerente il sito internet del teatro Verdi che pesa sul consuntivo ben 39.000 euro. Insomma, la sproporzione tra quanto viene speso per mandare avanti il Verdi e quanto invece riesce ad incamerare una intera stagione lirico-concertistica (da più parti indicata come obsoleta e ripetitiva) è troppo evidente per poter essere ignorata. Tant’è che anche nel consuntivo 2013 – recentemente approvato in Consiglio comunale – è segnalato che a pesare sulle casse cittadine siano proprio i risicatissimi introiti dei teatri ed in particolare di quella che dovrebbe essere la punta di diamante di una città che ama definirsi “europea” e “turistica”. Ora non resta che attendere il riscontro della stagione ancora in corso per fare un bilancio del reale peso del teatro Verdi nell’economia salernitana.