Pina Ferro
Isolato il Dna dell’individuo che ha ucciso il sindaco Pollica Angelo Vassallo. Gli investigatori sono sicuri di aver dato un’identità al killer. Ad onor del vero da alcune indiscrezioni sembra che vi sia più di un soggetto attenzionato. I nomi sono venuti fuori a seguito della comparazione del Dna prelevato nelle scorse settimane a 94 soggetti cilentani e non con quello che era stato rintenuto sul corpo del sindaco pescatore nelle ore successive alla sua barbara uccisione. Il prelievo è stato fatto anche a coloro che detenevano legalmente la calibro 9 baby Tanfoglio utilizzata per l’omicidio e mai ritrovata. Tra coloro a cui è stato effettuato il prelievo del Dna vi è anche Bruno Humberto Damiani, al momento, unico indagato per l’omicidio di Vassallo. Al momento sulla fase investigativa vige il massimo riserbo. Sembra che il cerchio si sia stretto intorno a poche persone che operano proprio nell’area circostante Pollica. Quasi certamente costoro saranno a breve convocati dalle forze dell’ordine. Dovranno spiegare come mai il loro dna si trovava sulla salma del sindaco. Non è stata ancora svelata l’identità di tali soggetti, ma pare si tratti solo di una questione di giorni. Dunque, pare sia arrivata alle battute finali l’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo. Il sindaco pescatore fu ucciso il 5 settembre del 2010. La sera dell’omicidio, si allontanò precipitosamente, come se avesse un appuntamento. Ma sotto casa lo attendeva l’assassino. Un uomo ancora senza nome, che ha sparato nove volte con una pistola mai ritrovata. Il sindaco fu colpito in auto, con il finestrino abbassato e il cellulare in pugno. Sette anni dopo, il giallo del Cilento è ancora pieno di misteri, almeno fino a questo momento.