di Elio Giusto*
Negli ultimi giorni anche nella provincia di Salerno si sente parlare della cosiddetta variante K, spesso indicata con il nome mediatico Kraken. Un termine che può creare timori, ma che va spiegato con chiarezza per evitare inutili allarmismi e favorire una corretta informazione sanitaria.
Che cos’è la variante K
La variante K, conosciuta come Kraken, non è altro che una sottovariante di Omicron del SARS-CoV-2. Il nome “Kraken” non è scientifico: nasce dalla comunicazione mediatica per rendere più riconoscibile una sigla tecnica (XBB.1.5) che altrimenti resterebbe comprensibile solo agli addetti ai lavori.
È importante sottolinearlo con forza: non si tratta di un nuovo virus né di una nuova emergenza sanitaria.
Quali sono i sintomi
I sintomi della variante K sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli delle altre varianti circolate negli ultimi anni: febbre; tosse; mal di gola; raffreddore; stanchezza; dolori muscolari.Nella grande maggioranza dei casi, soprattutto nei soggetti sani e vaccinati, l’infezione decorre in forma lieve o moderata.
Più contagiosa, non più pericolosa
Alcune sottovarianti, tra cui Kraken, hanno mostrato una maggiore capacità di diffusione, ma non ci sono evidenze di una maggiore gravità clinica. Questo significa che il numero dei contagi può aumentare, ma senza un corrispondente incremento di ricoveri o di casi gravi, soprattutto grazie alla protezione offerta dai vaccini e dall’immunità acquisita.
Il ruolo della vaccinazione
I vaccini attualmente disponibili continuano a garantire una buona protezione contro le forme severe, le complicanze e i ricoveri, in particolare per anziani, persone fragili e pazienti con malattie croniche. Per queste categorie, i richiami restano uno strumento fondamentale di prevenzione.
Attenzione alla confusione con l’influenza
In questo periodo dell’anno, il vero problema clinico è spesso distinguere tra influenza stagionale, COVID e altre infezioni respiratorie. I sintomi possono essere simili e solo i test diagnostici consentono una diagnosi certa. Per questo è importante rivolgersi al proprio medico di famiglia ed evitare il “fai da te”.
Nessun allarme, ma responsabilità
Come medico di medicina generale, e come rappresentante della FIMMG Salerno, il messaggio alla popolazione è chiaro: niente allarmismi, pur facendo attenzione ai sintomi protezione dei soggetti fragili fiducia nella prevenzione e nella vaccinazione.
Il virus continua a cambiare, ma oggi abbiamo strumenti efficaci per conviverci senza paura. L’informazione corretta resta il primo vaccino contro l’ansia e la disinformazione.
*Presidente provinciale della Federazione
Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) di Salerno





