di Emanuele Landi
Altro capitolo nella delicata situazione politica che interessa il comune di Baronissi. Dopo l’inevitabile annullamento del Consiglio comunale previsto giovedì scorso, per via della diserzione dei consiglieri Livio Maranzano e Agnese Coppola Negri, si era ventilata l’ipotesi di dimissioni per il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante. Le voci di un possibile addio sono state smentite dallo stesso primo cittadino nella giornata di sabato con una lunga intervista. Le parole di Valiante mostrano un’incomprensione nei confronti dei due consiglieri disertori e soprattutto una ferma convinzione nel non sciogliere il mandato prima della naturale fine. Andare avanti fino a maggio per completare gli obiettivi promessi alla cittadinanza: questo lo scopo di Valiante certamente non condiviso dall’opposizione. Nella nota condivisa lo scorso 10 ottobre da Francesco De Simone Franco Cosimato, Angelo Notari, Alfonso Farina, Giovanni Moscatiello, Sabatino Ingino, Giovanni Landi e Antonio Ladalardo si invitava a sancire il fallimento politico dell’amministrazione Valiante per via della perdita della maggioranza numerica e politica. Il concetto è stato poi ripreso dal consigliere Angelo Notari ai nostri microfoni: Valiante ha affermato “Non mi dimetto perché ho degli obblighi e impegni da finire entro Maggio per i cittadini, come il campo a Caposaragnano o il Sottopasso”. Lei cosa si sente di rispondere a queste affermazioni del primo cittadino? «Le opere da realizzare per la comunità rappresentano sicuramente la priorità di un’Amministrazione. Ma, al posto del sindaco Valiante, mi preoccuperei principalmente di recuperare il confronto che ha perso praticamente con tutta la sua maggioranza. Le ultime defezioni confermano quanto denunciamo ormai da tempo. In questo momento, l’opera più importante per provare ad arrivare a fine mandato e per non provocare lo scioglimento del Consiglio comunale, salvaguardando il lavoro portato avanti in questo quinquennio, è sicuramente la riapertura del dialogo, senza avallare posizioni preconcette». Il sindaco ha dichiarato “Non si sentiva nell’aria il sentore di questo malessere manifestato da Maranzano e Coppola Negri”. La situazione era davvero così o si percepiva questa sfiducia? «Non partecipando da mesi alle riunioni di maggioranza per scelta del sindaco, non so quale sia la verità. Di certo la continua perdita di tasselli fondamentali che ha caratterizzato quest’Amministrazione, conferma che qualcosa non ha funzionato. Quello che è certo, però, è che da tempo, come gruppo Idea Comune, avevamo chiesto maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano la vita del nostro paese e questo non è avvenuto. Anzi, siamo stati messi alla porta». Passati questi 4 mesi pensa che sarà davvero il caso per Valiante di farsi parte? «Ritengo che qualsiasi decisione non possa essere presa da un singolo ma dal collettivo. Di certo non dovranno essere ripetuti gli errori del passato. Il dialogo e il confronto sono la chiave di tutto. Questo, soprattutto negli ultimi tempi, è venuto meno. Si mediti su quanto accaduto e si riparta con uno spirito diverso»