di Andrea Pellegrino
Dalla prima alla seconda gara del sito di compostaggio i numeri riguardanti l’affidamento sono cambiati. Parliamo, naturalmente, di soldi per la gestione dell’impianto che secondo gli ispettori dell’anticorruzione sono lievitati dal 2013 (gestione provvisoria) ai successivi anni. Cifre che, insieme a tutto il resto, sono finite non solo all’attenzione di Raffaele Cantone ma anche della Procura della Repubblica di Salerno e della Corte dei Conti. Nella relazione degli ispettori, infatti, si legge: «Riguardo la gestione dell’impianto occorre precisare che il costo annuale nel corso della gestione provvisoria (riferito al 2013) è stato pari a 954mila euro circa a cui si sono aggiunti altri oneri riguardanti sovvalli, percolato e vaglio mobile». In pratica, a conti fatti, il costo sostenuto per l’anno 2013 è stato di 2 milioni e 200mila euro circa. Cifra inferiore rispetto a quanto poi previsto per l’affidamento conclusivo, e quindi nella seconda gara. Infatti si legge: «L’importo – sostengono gli ispettori – di 3 milioni annui (Iva esclusa) previsto per la gestione del servizio risulta notevolmente superiore (+36 per cento) rispetto a quello effettivo rilevato nel 2013». Quindi 798mila euro all’anno in più, che secondo la nuova gara – che prevede un affidamento di cinque anni più quattro di proroga – comporterebbe un maggiore onere pari a quasi 4 milioni (per i soli cinque anni del contratto) e 7 milioni e 100mila nel caso di proroga e di gestione di nove anni dell’impianto. Ora all’Anac attendono nuovi riscontri da parte del Comune di Salerno che ad inizio ottobre presenterà la sua memoria. Poi, con molta probabilità, seguirà anche una audizione che sarà richiesta dallo stesso dirigente comunale Luca Caselli. Ma intanto i riflettori sono accesi, dopo il caso sollevato da Cronache del Salernitano nei giorni scorsi. Gaetano Amatruda, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia lancia un nuovo appello: «Adesso la Procura deve chiarire. Nell’interesse dell’amministrazione comunale e dei cittadini. Non può diventare, Salerno, il porto delle nebbie». Ancora Rosita Orlando, vice coordinatrice cittadino di Forza Italia: «Anche l’Anac boccia la raccolta differenziata di Salerno. Serve cambiare e presto. I dati sono preoccupanti. E non basta prendersela con la stampa o con i cittadini, non funziona così. Bisogna intervenire con correttivi ed attendere le iniziative che, in piena autonomia, la Procura della Repubblica vorrà intraprendere. Le denunce di questi giorni, le inchieste giornalistiche, partite da ‘Le Cronache’ dovranno produrre atti concreti. Attendiamo».