di Aniello Palumbo
Di fine vita, di eutanasia, ma anche dei vari problemi che sta vivendo il nostro paese si è parlato durante la conviviale rotariana organizzata in onore del noto sindacalista e parlamentare italiano Giorgio Benvenuto, dalla presidente del Club rotary salerno Nord dei Due principati, la professoressa sirella renda, in interclub con il rotary Club di eboli presieduto dall’avvocato Maria Gabriella Gallevi. la presidente sirella renda ha ricordato il ricco curriculum di Giorgio Benvenuto:” e’ stato segretario Generale della uilM. Nel 1976 è stato eletto segretario Generale della uil. Nel 1992 è stato nominato segretario Generale del Ministero dell economia e delle Finanze. Come parlamentare ha ricoperto innumerevoli incarichi e attualmente è fondatore e presidente della “Fondazione Bruno Buozzi”, vice presidente della “Fondazione Brodolini”, socio onorario dell’associazione “libera uscita” per la depenalizzazione dell’eutanasia”. Benvenuto ha ricordato le varie tappe della sua vita politica: “Ho avuto la fortuna di vivere una fase straordinaria del nostro paese. l’italia è cresciuta. Ho cominciato a fare il sindacalista quando andavo nelle campagne dell’italia Meridionale e la gente era disperata, affamata: lo slogan nei cortei di allora era “pane e lavoro”. oggi il sindacato è cambiato perché è cambiato il paese. Dovrebbe però cercare di muoversi tenendo conto dei cambiamenti che anche esso ha determinato”. il senatore Benvenuto, ha ricordato che la Costituzione italiana mette al centro la dignità della persona e di essersi battuto negli anni per il divorzio, per l’aborto, per la libertà e il rispetto delle opinioni :” Non ho mai pensato di divorziare: sono stato con mia moglie, che purtroppo è morta, per sessant’anni. sono per il dialogo, non per il monologo”. Benvenuto ha ricordato di aver presentato da senatore dell’ulivo, nel 2003, un Ddl che riguardava la dichiarazione anticipata in materia di tratta menti sanitari da parte del paziente e spiegato che la maturità del paese è più forte delle preoccupazioni che ci sono a livello politico:” Ci sono molti pregiudizi che danno un’interpretazione del paese diversa da quella che è realmente. la politica è sempre un po’ dietro rispetto a quello che pensa la gente che è più moderna di quanto possiamo immaginare. Dovremmo avere più fiducia negli italiani. Come politici abbiamo sempre un po’ tardato a trovare una soluzione sul divorzio, sull’aborto, sull’eutanasia”. riguardo all’attuale Governo, Benvenuto ha affermato:” penso che sia sbagliato criticare questo Governo dicendo che i suoi esponenti non sanno parlare bene l’italiano, non sanno usare il congiuntivo, che indossano la felpa: non condivido molte delle loro proposte che hanno uno scarto tra quanto detto e quanto fatto, però non si può solo criticare, bisogna anche proporre, pensare a come riorganizzare in questo paese una capacità di opposizione costruttiva che si misuri sui fatti.
Bisogna dialogare, parlare con la gente, non parlare alla gente”. ai giovani ha lanciato un messaggio:” Non andate via dal nostro paese! rimanete qui, fate ricerca qui: è necessario investire per loro. Bisogna non stringere la cinghia che è stato l’errore fatto dall’europa con l’austerità, ma bisogna rimboccarsi le maniche: se si vuol crescere bisogna creare ricchezza”. ad introdurre l’intervento di Giorgio Benvenuto è stato l’avvocato antonino sessa, professore associato di Diritto penale all’università di salerno, socio del Club, che ha ricordato la legge n.219 del 2017 in materia di testamento biologico e che esistono dei diritti infelici:” Che comunque vanno tutelati: tra questi il diritto all’autodeterminazione terapeutica cioè il diritto di determinare la propria morte e il diritto di essere aiutati nel morire. oggi chi aiuta o accompagna un soggetto vulnerabile nel suo percorso di morte, lo fa a rischio di una imputazione per omicidio del consenziente o di aiuto al suicidio”.