di Red. Cro.
Un agguato, preparato meticolosamente, a meno di due chilometri dallo stadio Meazza di Milano, prima dell’inizio della partita Inter-Napoli’ dopo quella che il questore Marcello Cardona ha definito “un’azione squadristica compiuta in modo ignobile”, dopo anni, nel mondo del calcio ci si e’ nuovamente trovati in presenza di un morto: Daniele Belardinelli, 39 anni, tra i personaggi di spicco degli ultras del Varese, i quali si sono uniti a quelli dell’Inter e del Nizza nell’assalto ai van con a bordo i tifosi partenopei che si stavano recando insieme all’impianto di San Siro senza immaginare di poter essere vittime di un agguato in piena citta’. In cento, anche di piu’, si erano raggruppati in una zona poco lontana da quella in cui le forze dell’ordine avrebbero dovuto ‘agganciare’ i napoletani per portarli allo stadio (elemento che conferma la premeditazione) ed hanno cominciato a colpire i pulmini con catene e spranghe. Per terra e’ stata trovata anche una roncola. A quel punto i tifosi napoletani sono scesi dai veicoli: ne e’ nata una rissa furiosa e senza esclusione di colpi durante la quale Belardinelli e’ stato investito da un Suv di colore scuro che percorreva la corsia opposta e il cui conducente e’ scappato. Il pm Michela Benedetta Bordieri e il procuratore capo Francesco Greco stanno valutando gli elementi raccolti dalla Digos per capire se quel Suv avesse una relazione con gli scontri o invece il conducente passasse per caso e sia poi scappato per la paura.Sono complessivamente nove, compresi i tre interisti gia’ in carcere, gli indagati per gli scontri nella zona di via Novara. Per tutti l’accusa e’ di rissa aggravata, mentre gli investigatori sono ancora al lavoro per identificare il conducente del Suv.