di Enzo Sica
SALERNO – Tanti i ricordi che riaffiorano nella mente di Vittorio Tosto, ex terzino di fascia di una gran bella Salernitana che disputò il suo secondo campionato di serie A nella lontana stagione 1998 – 1999 retrocedendo addirittura con 39 punti. E la mente dell’ex calciatore, al quale è stato intitolato anche un club per il suo grande amore per la Salernitana, ci riporta proprio alla prima partita del massimo campionato di quella stagione che si disputò proprio all’Olimpico di Roma dove domani sarà di scena la squadra di Nicola: «Diciamo che il nostro non fu un esordio fortunato visto che eravamo anche una squadra giovane e che soffrì molto i romanisti. Però avemmo il grande merito di lottare e di passare addirittura in vantaggio con un gol di Song sul quale io feci da sponda. Poi perdemmo. è vero, ma lo spirito di lottare contro tutti fu il filo conduttore di quella sfortunata stagione» E domani giallorossi e granata si ritroveranno di fronte in una partita che vale tanto per la Salernitana impegnata nella lotta per la permanenza in serie A: «Penso di si. La squadra sta lottando ma purtroppo i risultati non arrivano. Forse questa trasferta contro la squadra di Mourinho che è reduce dalla sconfitta in Coppa, potrebbe anche rappresentare un punto importante per ripartire bene in questo ultimo scorcio di campionato» Strada per la salvezza davvero in salita, Vittorio? «Guarda tu sai bene come sono rimasto sempre tifoso della Salernitana. La squadra granata rimarrà sempre nel mio cuore, Salerno mi ha dato tanto. Il miracolo sportivo potrebbe anche avvenire anche se penso che la situazione sia davvero compromessa. Però bisogna anche sottolineare che finalmente Salerno ha trovato una grande società, un grande presidente che se non riuscisse a centrare la salvezza farebbe una squadra forte ed in grado di risalire subito in serie A» Scusa Vittorio ma dunque, anche l’instant team del diesse Sabatini non ha funzionato? «Cambiare squadra nel mese di gennaio è sempre difficile. Puoi prendere tutti i calciatori che vuoi ma è chiaro che il loro inserimento non è immediato. Sabatini, che è un direttore sportivo di grandi capacità e non lo scopro certamente io visto che parlano i suoi precedenti nel mondo del calcio a grandi livelli, ha fatto quello che di meglio ha potuto. Poi se le cose fossero andate per il verso giusto avremmo parlato di miracolo sportivo ma la serie A non fa sconti a nessuno» Forse anche l’ingaggio di Nicola come tecnico poteva arrivare prima per dare un senso a tanti arrivi di nuovi calciatori? «Non credo che le cose sarebbero cambiate di molto. Poteva benissimo starci ancora Castori o Colantuono. Nicola, credo, sia il tecnico del futuro, colui che con la sua bravura riuscirà a riportare in alto la Salernitana» Ma onestamente Vittorio Tosto crede ancora nella salvezza della Salernitana? «Penso che i margini siano davvero limitati. Ma se una squadra in 29 partite ha vinto solo tre volte come farà a vincere, nelle time gare, ben sei volte. Ripeto: sarei felicissimo che ciò avvenisse ma mi sembra difficile» Anche perchè ha incassato ben 66 gol. E quando le difese non reggono arrivano i problemi. E’ così, Vittorio? «Certamente avere difese solide nel campionato di serie A ti porta lontano. Poi ci sono anche gli altri reparti che devono essere all’altezza della situazione. Ma in questo caso, nel caso della Salernitana, quando la stagione inizia tra mille difficoltà, poi non riesci più a riemergere» Come vedi l’inserimento di Ribery nelle ultime gare della stagione? «Penso che il campione francese si sia calato bene nella realtà di questa squadra. Ha avuto difficoltà ma nelle ultime gare potrebbe essere lui davvero il trascinatore di questa Salernitana» Quale modello di calciatore potresti paragonarlo, in questa Salernitana, a Vittorio Tosto? «Ranieri è un calciatore che ammiro molto e somiglia tanto a quel modo di giocare quando ero in campo. Non gioca da qualche settimana ma finora ha fatto bene ed anche grazie alla sua giovane età ha in prospettiva un grande futuro» In conclusione cosa vuol dire Vittorio Tosto ai tifosi granata? «Che devono credere fino in fondo a questo miracolo sportivo. La loro spinta, il loro attaccamento alla squadra del cuore è eccezionale. Anche a Roma domani pomeriggio saranno in tanti ad incoraggiare Djuric e compagni. Lo hanno fatto in ogni stadio italiano anche con la squadra ultima in classifica. Ricordo quando proprio a Roma, nell’anno della nostra promozione e dell’esordio riuscirono ad ammutolire anche i tifosi romanisti. Dunque ancora una volta forza Salernitana e dico anche ai tifosi di non abbattersi. Se non arriverà la salvezza si ripartirà alla grande nella prossima stagione»