Super stipendi dei sindaci, ecco le cifre - Le Cronache Ultimora
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Super stipendi dei sindaci, ecco le cifre

Super stipendi dei sindaci, ecco le cifre

Antonio Manzo

È una lunga prassi di lassismo, a fare il verso al marchese del Grillo: ‘’Io so’ io e voi non siete un c…o.’’. I sindaci e gli amministratoti locali con i super stipendi e gli emolumenti da “caste” non danno retta a nessuno. Non c’è ancora comune salernitano che nei siti web degli enti pubblichino le cifre che percepiscono i sindaci e gli amministratori locali perché scelgono il silenzio. A distanza di un mese dal nostro primo articolo, la casta viene ora attenzionata dall’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) presieduta da Giuseppe Busia, dal ministro dell’interno Matteo Piatendosi e dal prefetto Antonio Cannanà responsabile ufficio prevenzione corruzione del ministero dell’interno e dal prefetto di Salerno. Le segnalazioni sono già partite. Omertosi o strafottenti i sindaci e le loro caste, di assessori, consiglieri comunali, provinciali che non timbrano il cartellino alle otto come i comuni cittadini sono ora nel mirino per le mancate pubblicazioni dei compensi. Noi siamo in grado di pubblicare i super stipendi dei sindaci omertosi a partire dal 2022 quando hanno ricevuto per legge un aumento del 90 per cento delle retribuzioni base. L’obbligo di redazione e l’adempimento nel sito istituzionale dell’ente non risulta un mero adempimento formale, ma la cartina di tornasole dell’attività amministrativa e gestionale svolta, in ossequio ai principi di legalità e trasparenza, necessari al controllo democratico da parte degli elettori. Dopo anni di tagli, con la legge di bilancio per il 2022, il parlamento è intervenuto in senso opposto aumentando le indennità dei componenti delle giunte comunali. Salerno: stipendio pari a 11.040 euro lordi mensili;

Cava de ‘Tirreni, Battipaglia, Nocera Inferiore stipendi pari a 6.210 euro lordi mensili);

sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti Eboli, Scafati, Angri, Nocera Superiore stipendi pari a 4.830 euro lordi mensili;

  •  per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti (pari a 4.140 euro lordi mensili);
  • 29% per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti  (pari a 4.002 euro lordi mensili);
  • 22% per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti  (pari a 3.036 euro lordi mensili);
  • 16% per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti (pari a 2.208 euro lordi mensili).

Si tratta di un aumento considerevole che in vari casi raddoppia gli importi precedentemente ricevuti dagli amministratori locali. Tuttavia dopo anni di discussioni sulla riduzione del costo della politica, lascia perplessi che un provvedimento che interviene su questa materia in modo così significativo sia passato praticamente inosservato. Al contrario affrontare pubblicamente il tema sarebbe stato forse più corretto oltre che più efficace per contrastare narrazioni di tipo populista.

Dall’indennità del sindaco è possibile determinare le indennità degli altri amministratori e la cifra massima percepibile dai consiglieri comunali attraverso i gettoni di presenza.

 

 

Ma l’aumento degli emolumenti non riguarda solo i sindaci. Come accennato infatti le indennità previste per i vicesindaci, gli assessori e i presidenti di consiglio comunale sono stabilite in proporzione a quella del rispettivo sindaco.

Anche in questo caso maggiore è la popolazione, maggiore è la quota riconosciuta agli amministratori. Gli assessori dei comuni sotto i mille abitanti ad esempio hanno diritto a un’indennità pari al 10% di quella prevista per il loro sindaco. Invece per le città con popolazione superiore a 250mila abitanti questa percentuale sale al 65%.

La legge di bilancio per il 2022 ha aumentato considerevolmente le indennità lorde previste per i vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali.

Nessun accenno invece viene fatto in legge di bilancio per quanto riguarda le somme percepite dai semplici consiglieri comunali. Ma questo semplicemente perché si applica automaticamente la quota del 25% dell’indennità dei sindaci

I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di percepire un gettone di presenza per la partecipazione a consigli e commissioni. In nessun caso l’ammontare percepito nell’ambito di un mese da un consigliere può superare l’importo pari a un quarto dell’indennità massima prevista per il rispettivo sindaco.

questo caso tuttavia la percentuale indicata non riguarda l’indennità, ma la cifra massima percepibile dai consiglieri comunali attraverso i gettoni di presenza. Resta implicito dunque che ciascun comune può stabilire l’ammontare di questi gettoni, pur nei limiti stabiliti dalla legge.

Un capitolo secondario ma non meno importante è quello dei rimborsi spese degli amministratori locali. Ma questo controllo dovrebbe essere fatto dagli investigatori per belle sorprese tra comuni e Provincia.