Morte Tomei, domani al via il processo - Le Cronache Cronaca

di Arturo Calabrese

Giornata molto importante quella di domani 18 febbraio: al tribunale di Vallo della Lucania si terrà la prima udienza nel processo sulla tragica morte di Ferdinando Tomei, giovane travolto e ucciso dal cancello del supermercato di marchio Decò ove lavorava a Vallo della Lucania.

A due anni da quei fatti, si aprirà il processo con la prima udienza durante il quale saranno acquisite le prove. A rappresentare le parti civili saranno gli avvocati Michele Avallone, Paolo Avallone e Angelo Segreto.

Il primo rappresenta Cesare Tomei e Rosa Amitrano, padre e madre della vittima, il secondo, la vedova Federica Puglia e il loro piccolo Cesare, che all’epoca dei fatti era nato da qualche mese ed oggi ha circa tre anni. Il legale Segreto, infine, sarà rappresentante della sorella del giovane defunto Lorenza Tomei.

A processo c’è Daniele Infante, legale rappresentante del Gruppo Infante, gestore dell’attività commerciale nella quale Ferdinando Tomei ha trovato la morte in quella sera del febbraio 2023. Saranno da appurare le responsabilità e ricostruire cosa sia accaduto a Vallo della Lucania ed anche perché il cancello sia caduto, nello specifico, travolgendo lo sfortunato ragazzo e mettendo fine alla sua giovane vita all’età di 38 anni.

Secondo quanto più volte dai legali Avallone, da parte del Gruppo Infante non è mai stata dimostrata alcuna sensibilità nei confronti della famiglia della vittima. Con essa, si sarebbe potuta eliminare la parte civile dal processo penale che ora, come detto, è rappresentata dalla famiglia dei Ferdinando Tomei sia quella di provenienza, quindi i genitori e la sorella, e sia quella che aveva costruito con tanto amore e sacrificio, senza mai sottrarsi al lavoro, costituita dall’altrettanto giovane moglie e dal piccolo Cesare che prende il nome dal nonno.

L’obiettivo è quello di fare quanta più luce sull’accaduto e soprattutto l’ottenimento di giustizia per quella che è stata una morte capace di sconvolgere l’intero territorio e varie comunità cilentane dove Ferdinando era ben voluto da tutti, conosciuto come infaticabile lavoratore. Un padre di famiglia che senza retorica alcuna veniva definito come il classico bravo ragazzo.

Una vita stroncata sul luogo di lavoro. L’udienza di domani sarà propedeutica alla parte dibattimentale che seguirà la fase degli atti preliminari. Le morti bianche sono una piaga che coinvolge l’intera Nazione e che fa registrare numerosi casi. Diversi anche quelli in provincia di Salerno negli ultimi mesi.

Tali alti numeri stimolano il dibattito sulle necessità di maggiori sistemi di sicurezza per i quali gli imprenditori dovrebbero attrezzarsi, come anche sull’importanza dei controlli da parte delle autorità preposte. Tutto ciò per fermare quella che è divenuta oramai una vera e propria strage i cui episodi continuano a concretizzarsi.