di Erika Noschese «Il presidente della Comunità Montana resta in carica fino alla perdita, per qualsiasi causa, della qualità di componente del consiglio comunale del Comune di appartenenza»: così recita la legge regionale 30 settembre 2008, n. 12, in materia di Comunità Montane. Come spesso accade in Campania, la norma lascia margini di interpretazione, ma appare evidente che, se un sindaco rassegna le dimissioni, decade automaticamente anche dalla presidenza della Comunità Montana. Eppure Vincenzo Speranza, sindaco dimissionario di Laurito e presidente della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, continua a esercitare senza ostacoli il proprio ruolo. Le dimissioni di Speranza sono state determinate dalla legge regionale che vieta ai sindaci in carica di candidarsi al Consiglio regionale della Campania. Per non perdere l’occasione, l’ex primo cittadino ha scelto di rinunciare alla fascia tricolore, candidandosi con la lista Fico Presidente, a sostegno del candidato governatore Roberto Fico. Una decisione che, a quanto pare, non gli impedisce di guidare la Comunità Montana, come attestano le deliberazioni della giunta esecutiva del 24 ottobre, chiamata a votare la rimodulazione progettuale revisionata del piano di sviluppo della Green Community, finanziato dall’Unione Europea. Tra gli altri provvedimenti approvati dalla giunta con Vincenzo Speranza presente in videoconferenza proprio in qualità di presidente anche la partecipazione della partecipazione della Comunità Montana al progetto complesso di comunità “casematte” promosso dal Gal Casacastra e la manifestazione di interesse e candidatura dell’immobile non utilizzato del “centro Boario” sito in agro di Casaletto Spartano alla fase 1 – “selezione degli immobili”. Un intervento a 360 gradi per Speranza che resta legato al Comune di Laurito, presentendo il piano di messa in sicurezza territorio da dissesto idrogeologico loc. Piazzatina-Ambelogno per un importo pari a 1.000.000,00 euro. Tutto ciò avviene nel silenzio generale dei componenti della comunità montana che continua ad operare, pur essendo ormai prossimi al voto, senza rispetto per i tanti sindaci della provincia di Salerno che hanno scelto di rinunciare alla scalata verso il potere per rispetto dei propri territori e dei progetti da portare a termine. Chiaramente, su questo come su tanti altri aspetti che stanno animando la campagna elettorale, nessun intervento si registra, men che meno da parte dell’aspirante presidente che del codice etico e della trasparenza ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, fin quando conveniva.





