di Adriano Rescigno
Smeantellata un’organizzazione criminale che operava tra i territori della valle dell’Irno fino a Pagani. Grazie alle loro attività criminose avevano trasformato anche l’Università in una piazza di spaccio. Sono quattordici gli arrestati all’alba di ieri mattina. Tutti finiti nel mirino della Direzione distrettuale antimafia per “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”. Un’operazione su vasta scala quella condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Salerno con l’aiuto del Nucleo Cinofili di Sarno che ha coinvolto ben sei i Comuni, cinque della provincia nord di Salerno: Nocera Inferiore e Nocera Superiore, Pagani, Mercato San Severino, Castel San Giorgio; e Nola, per un totale di quattordici arresti. I militari hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere su richiesta del Gip del tribunale di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia salernitana per “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”. Un’indagine lunga e complessa, partita nel 2016 dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri, approfondendo un’altra indagine della Compagnia di Mercato San Severino. Indagine che parte della valle dell’Irno per poi diramarsi in quanto i componenti del sodalizio criminale avavano fatto loro territorio di conquista, trasformandolo in una piazza di spaccio, le aree in cui vi sono gli edifici universitari a Fisciano. Contestualmente agli arresti scattati nella mattinata di ieri sono state eseguite anche 4 perquisizioni a carico di altrettanti soggetti ritenuti coinvolti nell’attività illecita in questione. L’indagine dei Carabinieri quindi ha permesso di ricostruire l’esistenza di una fitta rete associativa dedita allo spaccio di cocaina, crack ed eroina, talvolta, secondo quanto accertato dalle indagini, anche con un bambino di appena 7 anni al seguito. I militari nel corso degli anni hanno accertato che i soggetti arrestati questa mattina erano divisi in 2 gruppi criminali: uno operante a Nocera Superiore, Pagani e Comuni limitrofi, l’altro a Castel San Giorgio, con frequenti rifornimenti di materiale stupefacente nei quartieri di Scampia, a Napoli, a Castel Volturno e Pagani. A Pagani il rifornimento avveniva presso Giocchino Moscariello, pluripregiudicato di 34 anni, vicino al sodalizio criminale dei “Fezza D’Auria Petrosino”. Nel corso dell’indagine, infine, sono stati segnalati diversi assuntori di droga alla Prefettura di Salerno; sequestrati 100 grammi di cocaina ed arrestato un soggetto in flagranza di reato. Nel corso delle indagini dei carabinieri è emerso che per l’approvigionamento della piazza di Castel San Giorgio, il giovane 25enne Natale Tipaldi, del luogo, si recava a Pagani da Moscariello, mentre sempre per quanto riguarda la piazza sangiorgese, un’altra giovane è stata ritenuta coinvolta nelle attività di spaccio, Luisa Settembre di 21 anni.
GLI ARRESTATI: In carcere ieri mattina sono dunque finiti: Gennaro Vitolo, 36 anni di Nocera Inferiore, Natale Tipaldi, 25enne di Castel San Giorgio già noto per reati di droga e rapina, Gioacchino Moscariello, 34enne di Pagani accostato alla cosca dei Fezza/Petrosino. Quindi Alfonsina Galluzzo, 40 anni di Castel San Giorgio compagna di Gennaro Vitolo; Giuseppe Caso, 31enne di Nocera Superiore; Salvatore Barone, 34 anni di Nocera Inferiore; Francesco Barone, 30enne di Pagani; Antonino Liberti 39enne di Nola; Salvatore Marazzito 45 anni di Nocera Inferiore, Luisa Settembre 21 anni di Castel San Giorgio; Mario Gebre 27enne di Salerno ma domiciliato a Castel San Giorgio; Giuseppe Manuel Picarella 27 anni di Mercato San Severino; Carmine Rega 28enne di Castel San Giorgio e Enrico Iennaco 28enne di Castel San Giorgio.
Il rettore: «Campus sempre più vivibili e sicuri. Il mio grazie alle forze dell’ordine»
Sono stati i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino ad avviare tutto l’iter d’indagine nel 2016 concentrandosi proprio sull’Unisa. Operazione che una volta andata a buon fine ha smosso soprattutto il rettore Aurelio Tommasetti che ha tenuto a ringraziare le forze dell’ordine. «La notizia dell’individuazione di un’associazione dedicata allo spaccio, operativa nei Comuni dell’Agro Nocerino e per alcune attività nei pressi del campus di Fisciano ci conforta e ci rassicura sul lavoro di collaborazione e sinergia avviato con le forze dell’ordine del nostro territorio. Tutti gli interventi realizzati – continua il rettore dell’Unisa, Aurelio Tommasetti – per il potenziamento dei livelli di sicurezza universitari, non in ultimo la recente attivazione di un circuito di 314 telecamere installate tra i due campus, hanno come unico grande obiettivo quello di garantire i nostri studenti, le loro famiglie e rendere i campus Unisa spazi sempre più sicuri, vivibili e protetti»