Secondo la leggenda, tra l’altro recentemente messa in discussione, Galileo Galilei dopo l’abiura sussurrò la famosa frase “eppur si muove”. Una sorta di piccola rivalsa, di strenua difesa del suo pensiero a cui dovette rinunciare. Facendo i dovuti distingui, quelle antiche parole possono essere adottate per descrivere l’odierna situazione della Strada Provinciale 112, arteria che collega i comuni di Rutino e Lustra, unica strada di collegamento per i residenti nel capoluogo se si escludono percorsi impervi o interpoderali.
Il tratto è interessato da un movimento franoso che ha causato una grande voragine grande quanto metà careggiata e causa di diversi disagi. Negli ultimi giorni, e questa la novità per cui la galileiana espressione si addice, intorno ad essi sono comparsi dei segni sull’asfalto tracciati con una vernice di colore rosso. Dopo anni di inedia e di abbandono totale, la cosa diventa una vera e propria notizia e fa riaccendere le speranze dei cittadini lustresi che avevano ormai perso ogni speranza.
Per anni, il ripristino è stato promesso in ogni campagna elettorale e non soltanto in quelle per le amministrative lustresi. Consiglieri provinciali sono intervenuti nel merito con mirabolanti dichiarazioni salvo poi venire ogni volta smentiti coi fatti. Ora, però un minimo di cambiamento c’è. Nulla più che un segno sull’asfalto con vernice rossa, bene sottolinearlo anche più volte, ma è un simbolo che può concretamente rappresentare una rivoluzione, la risoluzione di una problematica ormai decennale che ben denota il modo in cui gli amministratori locali, nessuno escluso, valutano i cittadini amministrati. Come già per altre strade di recente ripristino dopo anni e anni di disagi, la speranza è che una volta completati i lavori non ci siano le grandi inaugurazioni, ringraziamenti e genuflessioni. Non dopo così tanti anni di abbandono e di totale disinteresse nei confronti dei cittadini.