È di trenta giorni la prognosi per il delegato della Fials Salerno coinvolto nella rissa tenutasi giovedì mattina presso la sede dell’Asl di via Nizza. Il sindacalista si è fatto refertare al pronto soccorso dell’ospedale di Sapri e il referto medico parla di una frattura del setto nasale e delle costole, giudicate guaribili in trenta giorni. Come anticipato, a scatenare l’ira dei sindacalisti coinvolti sono state futili motivazioni che non sono collegate all’attività sindacale ma a problematiche personali mai risolte. Ad essere coinvolto, come detto ieri attraverso queste colonne, è stato anche l’ex segretario generale della Cisl, che anch’egli si è recato in ospedale per una ferita alla mano riportata durante lo scontro fisico. Secondo quanto raccontato dai dipendenti che hanno assistito, increduli, alla scazzottata, il delegato FIALS sarebbe stato accerchiato da almeno tre persone, e una persona, intervenuta per separarli, avrebbe riportato una leggera ferita. «Una delle persone coinvolte non doveva neppure esserci alla riunione, è pensionato e questo significa che per lui l’attività sindacale dovrebbe essere terminata, ma così non è, e abbiamo vissuto momenti di sconcerto e di imbarazzo per quanto accaduto», si è limitato a dire un dipendente dell’Asl.
Al momento, non si esclude un provvedimento da parte del dg Sosto, informato tempestivamente di quanto accaduto anche perché la rissa è proseguita davanti ai cancelli della struttura sanitaria.
Erika Noschese