Sicurezza nel centro storico: è allarme, ma i commercianti sono divisi - Le Cronache
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Sicurezza nel centro storico: è allarme, ma i commercianti sono divisi

La questione sicurezza nel centro storico di Salerno presenta due volti. Quello dei commercianti che ritengono che si viva bene e che non sussista pericolo di nessun genere e quello dell’associazione “I mercanti del centro storico” che, invece, registra ben altro. In rappresentanza di quest’ultima, infatti, il Presidente Antonio Ventre, titolare dell’omonimo e storico negozio sito in via Duomo, ha dichiarato che “solo quindici giorni fa sono stati intercettati uno scippo in via Botteghelle ed un furto a via Dogana Vecchia. Il vero problema, tuttavia, è rappresentato dagli zingari che nel week end invadono più punti della città e si muovono con orde di decine di bambini, mandati nei negozi per accattonare. Altro dato preoccupante è quello dei “questuanti a posto fisso”, confluenti in un’organizzazione criminale del napoletano, che si posizionano in angoli ben definiti della città, quali via Mercanti, all’altezza della pizzeria Saporito, la chiesa del Crocifisso e piazza Portanova e che sono riconoscibili perché indossano un doppio cappello. Arrivano da Napoli tutte le mattine con il treno ed hanno un’età compresa tra i venti ed i trent’anni. Infine possiamo rilevare il fallimento dell’esperienza del “poliziotto di quartiere”, iniziativa di cui rivendichiamo la paternità ed alla quale corrispondeva uno specifico numero di telefono, tuttavia, nostro malgrado, è stato dichiarato un guasto all’apparecchio”. Di diverse vedute, per l’altro “volto” del centro storico, precisamente per la zona di largo campo, Ben Frej Habib, titolare della friggitoria “Da Pippo”, per il quale “si vive serenamente e non sussistono paure di nessun tipo”, e Paolo D’Andrea, titolare del “Sali e tabacchi”, che ha ritenuto che l’unico fastidio per la zona sia quello “delle urla e della musica ad alto volume”. Per le vie del Duomo, invece, Francesco Beatrice, collaboratore del negozio “Parvana”, ha individuato nello spaccio di hashish, “uno dei problemi endemici della zona ed all’ordine del giorno, da addizionare ai furti recenti” e, per via Arechi, Lucia Fiordelisi, titolare de “La bottega del cane Pluto”, ha dichiarato di “vivere in allarme per la microdelinquenza degli ultimi tempi, soprattutto da parte di  extracomunitari”. In via Mercanti, Loredana Ricci, socia del negozio “Sta casa è nu’ manicomio”, di articoli da presepe e napoletana, Moona Napoli, dipendente dell’attività “Savastano” e Vincenzo Lamberti, collaboratore del locale “Creazioni” di Lucia Oneto, hanno dichiarato di “sentirsi tranquilli a tutte le ore del giorno”. In rappresentanza delle pizzerie, invece, Manzi Emilio, titolare de “Il Duca”, napoletano, ha definito la città di Salerno “un’oasi di pace” rilevando “un costante passaggio di polizia e carabinieri, rispetto alla sua realtà di origine, più aspra”. Ci auguriamo che questi controlli possano registrarsi anche per le altre zone della città, non ugualmente centrali, né crocevia del commercio, ma che, soprattutto ultimamente, vivono situazioni di pericolo.

 

10 marzo 2013