di Andrea Pellegrino
Per la Corte Costituzionale il ricorso di de Magistris è infondato e di conseguenza la legge Severino è costituzionale. Napoli e la Campania sono a rischio caos con il sindaco partenopeo che va verso la sospensione, così come il governatore Vincenzo De Luca eletto a maggio. Ieri l’udienza davanti ai giudici della Consulta che in serata si sono espressi. La norma contestata era quella relativa alla sospensione degli amministratori condannati anche in primo grado. Prima il Tar e poi il giudice ordinario avevano concesso a de Magistris e a De Luca – entrambi condannati in primo grado per abuso d’ufficio – la “sospensione della sospensiva” in attesa proprio della pronuncia della Corte Costituzionale, avvenuta nella giornata di ieri. Aria tesa dunque a Palazzo San Giacomo ed anche a Palazzo Santa Lucia dove si studiano ora le mosse e le strategie sotto il profilo giuridico e legale. A quanto pare per Luigi de Magistris – promotore del ricorso alla Corte Costituzionale – gli effetti dovrebbero essere più immediati, rispetto a Vincenzo De Luca che potrebbe guadagnare tempo, prima di incappare nuovamente nella sospensione dalla carica disposta dal Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone. Ma a quanto pare i casi de Magistris e De Luca dovranno ritornare davanti al giudice del Tribunale Civile di Napoli che aveva rimesso in carica i due amministratori dopo i provvedimenti di sospensione emessi l’uno dal prefetto di Napoli (per il sindaco) e l’altro dal presidente del Consiglio dei Ministri (per il governatore). Anche secondo quanto sostenuto dall’avvocato salernitano Guglielmo Scarlato, «occorrerà ritornare in giudizio per definire la sospensione», con una possibilità: «quella di richiede l’anticipazione dell’udienza». Per de Magistris l’udienza è fissata già per venerdì presso la prima sezione civile del Tribunale di Napoli che esprimerà, dunque, il giudizio di merito sul ricorso del sindaco di Napoli Luigi de Magistris contro la sospensione prevista dalla legge Severino. I giudici, alla luce della decisione della Corte Costituzionale, decideranno sull’eventuale conferma, revoca o modifica del provvedimento depositato lo scorso 25 giugno che “sospendeva la sospensione” di de Magistris dalla carica di sindaco. Per De Luca, invece, l’udienza è fissata per il prossimo 20 novembre. Per il legale di Vincenzo De Luca, Lorenzo Lentini: «Si tratta di due vicende differenti. la decisione della Consulta rispetto al ricorso del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, su profili di incostituzionalità della legge Severino non trova riferimento rispetto alla questione di De Luca che è più ampia rispetto al caso di De Magistris, in quanto non riguarda solo il punto della retroattività della legge, ma anche altri punti importanti come la disparità di trattamento rispetto a deputati e l’altro punto relativo a sentenze antecedenti al mandato». L’avvocato Oreste Agosto, invece, valuta «tempestive iniziative per far applicare la legge Severino a Vincenzo De Luca». «Apprezzo – dice il legale salernitano – il pronunciamento della Corte Costituzionale perché è entrata nel merito della questione di legittimità costituzionale. Il principio è chiaro e dimostra che sia de Magistris che De Luca andavano sospesi dalla carica. La questione De Luca è ancor più grave perché consapevole della situazione ha determinato un caos istituzionale con la sua candidatura. Ritengo che in termini brevissimi la sentenza della Corte costituzionale sarà applicata anche a De Luca».