“Scuola: a settembre un ritorno in classe tra aumenti e incubo dad” - Le Cronache
Salerno

“Scuola: a settembre un ritorno in classe tra aumenti e incubo dad”

“Scuola: a settembre un ritorno in classe tra aumenti e incubo dad”

di Monica De Santis

Antonio Puorro – Responsabile cittadino settore scuola Fratelli d’Italia Salerno, scende in campo in difesa del diritto di studio e di un ritorno a scuola sereno e senza la preoccupazione di nuove chiusure. Una presa di posizione quella dell’esponente politico di Fratelli d’Italia dopo la diffusione della notizia anticipata dal nostro quotidiano che da settembre il servizio di trasporto scolastico diventerà a pagamento… “Alla luce di quanto appreso dalle ultime delibere di giunta in merito al trasporto scolastico, – afferma Puorro – per il quale non vi è più la gratuità, e in merito alla mensa scolastica per il cui servizio sono stati previsti aumenti, anche considerevoli, per le fasce di reddito più deboli, tutto con la motivazione che la gestione del servizio scolastico, per l’accresciuto onere finanziario per l’Amministrazione Comunale, non è più sostenibile nella sua totalità e giustificando il tutto riportando che con delibera di G.C. n. 196 del 16.06.2022 è stata disposta l’adesione del Comune di Salerno alle “Misure per il riequilibrio finanziario di province, città metropolitane e comuni capoluogo di provincia e di città metropolitane nonché per il funzionamento della Commissione tecnica per i fabbisogni standard”, disposte dal Governo centrale con Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50 ( come a dire: “bambole non c’è una lira”), ci si chiede se, e parliamo di scuola dell’obbligo, i genitori degli alunni saranno costretti a pagare, in futuro, anche una quota per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per gli edifici scolastici, un po’ come quando le scuole per l’autonomia e non avendo fondi in cassa, chiedevano la carta igienica”. Ma non è tutto Puorro parla anche del pericolo Dad legato alla pandemia… “A settembre, con l’apertura delle Scuole, si rischia una nuova ondata della pandemia, considerando la situazione attuale di diffusione del Covid nella variante Omicron 5 che, pur con il caldo torrido, non dà tregua come le varianti precedenti nelle estati ’20 e ’21. Il Presidente Vincenzo De Luca già afferma che con questi dati in Campania (oggi maglia nera per il numero di positivi) bisognerà fare ricorso alla DAD. In base a quanto raccolto sarebbero in arrivo, anche se con qualche mese di ritardo, le linee guida in merito ai dispositivi di purificazione e sanificazione, per garantire gli standard minimi di qualità dell’aria nelle aule scolastiche e sulle caratteristiche tecniche di dispositivi mobili di sanificazione dell’area e fissi di aereazione. Si tratta di un provvedimento molto atteso che sarà varato dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e che relazione al presente quadro epidemiologico e alle conoscenze sulla dinamica dei contagi da virus aerei. Quindi a breve Enti locali e dirigenti scolastici dovrebbero disporre delle indicazioni su come funziona il contagio via aerosol da Covid-19 e quali impianti conviene installare. – prosegue ancora l’esponente di Fratelli d’Italia – Alla normale programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, in particolare per la messa in sicurezza e messa a norma per il mantenimento e/o il conseguimento delle certificazioni di agibilità, oggi per la pandemia non ancora risolta, nelle scuole andrebbe implementata l’installazione nelle aule scolastiche di impianti di ventilazione meccanica, per farlo, oltre ad un intervento della Regione con risorse proprie da destinare a Province e Comuni, (ad esempio la Regione Marche per un simile intervento ha previsto e reso operativo un finanziamento con risorse proprie), ma anche utilizzare i soldi previsti dai bandi del PNRR ai quali il Comune di Salerno ha rinunciato alla presentazione di progetti di finanziamenti per l’adeguamento in termini di sicurezza. Non è più possibile vedere bambini a scuola con mascherine e cappotti, servono impianti di aerazione. Le attività didattiche si sono chiuse l’8 giugno, gli esami e relativi adempimenti nelle scuole di competenza dell’amministrazione Comunale (scuole dell’infanzia, primarie e scuole secondarie di 1° grado) si sono conclusi al 30 giugno, la domanda conseguenziale che viene è: Quanto è stato fatto o almeno programmato al fine di consentire la esecuzione dei lavori durante il periodo di chiusura delle scuole, e la restituzione alla fruibilità delle strutture alla data del 1° settembre? A settembre le scuole devono essere pronte, le scuse non sono più ammesse”.