Scala: Alfieri si deve dimettere - Le Cronache Attualità
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Scala: Alfieri si deve dimettere

Scala: Alfieri si deve dimettere

Il caso di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, è ormai una questione politica e istituzionale che non può essere ignorata. La Corte di Cassazione ha confermato per lui gli arresti domiciliari, chiudendo il cerchio giudiziario almeno su questa fase dell’indagine. Eppure, Alfieri non si dimette.Non sono un giustizialista. Non lo sono mai stato. Ma qui non si tratta di colpevolezza o innocenza, né di processi sommari mediatici. Si tratta di una questione di opportunità politica e di rispetto per le istituzioni. Il minimo sindacale, in un contesto come questo, sarebbe rassegnare le dimissioni. Istituzioni e responsabilità Chi ricopre cariche pubbliche ha il dovere di garantire trasparenza e fiducia nei confronti dei cittadini. Non può esistere una Provincia o un Comune amministrato “da remoto” con un presidente agli arresti domiciliari. Non è un dettaglio da poco: una Provincia gestisce fondi, infrastrutture, scuole, strade. Un Comune amministra servizi essenziali per i cittadini. E chi sta ai domiciliari, per definizione, non può esercitare queste funzioni in modo pieno e credibile. In un paese normale, un politico in queste condizioni non aspetterebbe nemmeno la richiesta di dimissioni: si farebbe da parte spontaneamente. Non per ammissione di colpa, ma per rispetto dell’istituzione che rappresenta. Il silenzio della politica Eppure, da parte della politica campana e nazionale, il silenzio è assordante. Il centrosinistra, che dovrebbe essere il primo a chiedere un passo indietro per evitare che vicende del genere infanghino le istituzioni, tace. Il centrodestra, sempre pronto a cavalcare i casi giudiziari degli avversari, questa volta è più morbido. Perché? Perché Alfieri ha costruito, nel tempo, una rete di potere che va oltre le sigle politiche.Ma la politica non può essere solo gestione del potere. Deve essere, prima di tutto, etica della responsabilità. E Alfieri dovrebbe dimettersi proprio per questo. Se crede nella sua innocenza, potrà dimostrarla. Ma nel frattempo, non può restare incollato alla poltrona come se nulla fosse accaduto.Un segnale necessarioLe istituzioni non possono permettersi di perdere credibilità. Se un presidente di Provincia agli arresti domiciliari resta al suo posto senza che nessuno alzi un sopracciglio, allora il messaggio che passa è devastante: il potere viene prima delle regole, della dignità delle istituzioni e del rispetto per i cittadini. Le dimissioni non sarebbero una resa, né un’ammissione di colpa. Sarebbero un gesto di serietà politica. Quel minimo sindacale che, in una democrazia sana, dovrebbe essere automatico.

Tonino Scala, Segretario regionale Sinistra Italiana Campania