Finalmente si è trovato il giusto piglio ed a breve inizieranno i lavori per il restyling e la rimessa in funzione degli spogliatoi dello stadio comunale di Scafati. Dopo una lunga battaglia portata avanti dal Comune di Scafati su richiesta delle associazioni sportive ed in particolare, il San Vincenzo Unitis, arriva la svolta. Sono stati affidati i lavori per la ristrutturazione degli spogliatoi e delle strutture all’interno dello stadio “28 settembre”. Una buona notizia per tutti coloro che utilizzano l’impianto sportivo di via Catalano. In particolare, il campo A non era più utilizzabile proprio in virtù dell’assenza dei servizi. Un intervento sui beni comunali, da circa 30 mila in totale. “Siamo soddisfatti dell’avvio di lavori presso gli spogliatoi lo stadio comunale, una necessità per cui ci siamo battuti tanto – spiega il presidente del San Vincenzo Unitis, Alfonso Iovane – Eppure, i problemi restano soprattutto perché l’amministrazione comunale deve fare i conti con una situazione di personale ridotto all’osso che è davvero preoccupante. Il punto è che purtroppo, l’amministrazione comunale dell’ex sindaco Pasquale Aliberti ha lasciato questa struttura pubblica davvero nel degrado più totale per non parlare poi, dei debiti comunali che mettono in ginocchio il Palazzo e bloccano qualunque azione. Siamo schiavi dei suoi debiti e della malagestione politica”.
Proprio in virtù dell’assenza della personale, c’erano stati problemi sulla gestione degli allenamenti presso lo stadio comunale. “Abbiamo trovato l’accordo con l’ufficio sport per riuscire a garantire l’allenamento almeno una volta a settimana presso lo stadio comunale, in uno sforzo reciproco. E’ l’unico modo per continuare ad utilizzare le strutture pubbliche e non farle morire totalmente – spiega Iovane – Però, è evidente che i disagi restano. È inutile puntare il dito solo sui commissari prefettizi, che pure hanno la colpa di aver dimenticato di inserire lo stadio tra le priorità. La verità è che né le opposizioni consiliari nel corso degli ultimi 8 anni, che tanto meno quella extra consiliari oppure le forze di governo cittadino, si sono interessate minimamente a garantire l’utilizzo delle strutture sportive. Mai è stato chiesto un corretto piano di manutenzione certo. I cittadini di Scafati – una città dalla tradizione sportiva immensa – non possono assolutamente permettere che venga cancellata la nostra storia sportiva e agonistica, per la negligenza e l’incuria di politici e amministratori. Dovremmo tutti quanti pretendere i nostri diritti. I servizi essenziali al comune di Scafati sono garantiti solo dall’impegno dei funzionari e di pochi cittadini che continuano ad impegnarsi sul territorio con l’associazionismo sportivo e non solo, al di là della politica. E’ bene riflettere su quanto c’è da fare in questa città” conclude Alfonso Iovane.