di Mario Rinaldi
Pasquale Aliberti, candidato del centrodestra, è il nuovo sindaco di Scafati. Aliberti l’ha spuntata al ballottaggio di domenica 28 e lunedì 29 maggio, ottenendo 11.363 voti (52,77%) contro i 10.170 (47,23%) di Scarlato. Al primo turno Aliberti si era fermato a quota 11.134 (40,98%) contro i 7.418 (27,30%) di Scarlato. Alle urne si sono recati 22.643 aventi diritto, pari al 56,84%, contro il 70,38% del primo turno, percentuale più bassa rispetto a due settimane fa, ma sufficiente per consegnare le chiavi di Palazzo di Città ad Aliberti, già sindaco di Scafati dal 2008 al 2016. Di seguito le prime dichiarazioni rilasciate da Aliberti: “Sarò “Pasquale” per tutti: per il popolo scafatese e anche per i miei più acerrimi avversari. Voglio un sindacato condiviso con gli uomini e le donne che cercano la rinascita di questo Paese, nella consapevolezza che noi abbiamo la responsabilità del governo della Città e che gli altri devono essere messi tutti nella condizione di poter partecipare ad un sogno che ci appartiene. Quel sogno che va oltre l’invidia, l’odio, la violenza, l’ideologia perché tutti abbiamo il desiderio di tornare, con i sentimenti dell’amore ad essere orgogliosi di Scafati per poter gridare “noi siamo scafatesi”. Aliberti desidera che venga riconosciuto come il sindaco del popolo, quello che da sempre ha conquistato sul campo la sua candidatura, perché gli si riconosce un elemento fondamentale: la passione per la politica e per la sua Città. Il suo avversario Scarlato, dopo aver riconosciuto la vittoria dell’avversario ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Abbiamo vissuto una splendida avventura e non dimenticherò mai i volti e gli sguardi di chi ha creduto nel nostro progetto e lo ha sostenuto fino in fondo. Abbiamo provato ad attuare una rivoluzione culturale nella quale crediamo profondamente. Ma da oggi Scafati ha il suo sindaco a cui vanno i miei auguri di buon lavoro, con l’auspicio che possa essere un buon amministratore. Io svolgerò il mio ruolo da consigliere di opposizione, vigilando sull’operato della maggioranza e portando le mie idee e le mie proposte dai banchi dell’assise al servizio della comunità scafatese. Sarò e saremo sempre costruttivi e propositivi, mai contro la persona e sempre a favore di Scafati. Il vento di speranza soffierà prima o poi sulla nostra città, ne sono certo. Il nostro progetto non si ferma qui, anzi andrà avanti in maniera ancora più incisiva per il bene della città che amo. Ringrazio ogni singola persona che ci ha sostenuto, ogni cittadino che ha creduto in noi. Scafati è il mio partito e lo sarà sempre. Viva la democrazia e la libertà, viva Scafati”. In questa tornata elettorale Aliberti si è presentato con il sostegno di ben sette liste, di cui tre di partito del centrodestra “Forza Italia”, “Noi Moderati” e “Lega” e quattro civiche “Aliberti Sindaco”, “Azzurri”, “Riformisti per Scafati”, “Alleanza Popolare”, mentre il suo rivale Scarlato era sostenuto da sei liste “Scarlato Sindaco”, “Polo Civico”, “Scafati Viva”, “Scafati nel Cuore”, “Scafati Libera” e “Liberaldemocratici Scafati”. Non è bastato, dunque, l’accordo che Scarlato ha stipulato con i due “sconfitti”, Michele Grimaldi del centrosinistra (con circa il 15% di preferenza al primo turno) e Francesco Carotenuto (con circa l’8% di preferenze al primo turno). Aliberti ha preferito continuare la battaglia da solo e i numeri gli hanno dato ragione ottenendo la preferenza da parte dei suoi concittadini scafatesi che ora lo attendono a Palazzo Mayer per dar inizio alla nuova consiliatura per i prossimi cinque anni.