Scafati. Accesso agli atti sulle autorizzazioni alle onoranze funebri presso il Comune di Scafati. A presentare richiesta, con una missiva inviata ai responsabili di settore, è stato il consigliere di minoranza Francesco Carotenuto di “Scafati Arancione” dopo che la Guardia di finanza aveva rivolto delle attenzioni su un permesso in particolare. “Vogliamo ricordare, prima a noi stessi, che questo argomento ha portato qualche anno fa, insieme ad altri gravi elementi, allo scioglimento del nostro Comune per infiltrazione di stampo mafioso. Nel nostro ruolo istituzionale abbiamo quindi il dovere di approfondire i motivi per i quali il sindaco avrebbe scritto ai dirigenti per chiedere di annullare tutte le autorizzazioni indistintamente” dice l’esponente della minoranza. Il tutto dopo che le fiamme gialle sarebbero intervenute presso gli uffici di Palazzo di Città per approfondire la vicenda. “Abbiamo, pertanto, il dovere di conoscere e di sapere a fondo cosa sta accadendo su questo tema spinoso e delicato” conclude Carotenuto nella richiesta spedita ai dirigenti di settore di Palazzo Mayer. Le autorizzazioni alle imprese di onoranze funebri erano tornate sotto osservazione con indagini delle fiamme gialle di Scafati che la settimana scorsa hanno posto l’attenzione su una pratica relativa a un nuovo permesso che sarebbe stato concesso a un’agenzia funeraria con presunti legami con la criminalità locale. E sarebbe proprio quest’autorizzazione, dopo un esposto, a fare intervenire la Guardia di Finanza nelle stanze di Palazzo Mayer. Proprio il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti giovedì scorso aveva chiesto ai responsabili dei settori competenti la revoca delle autorizzazioni rilasciate a tutte le imprese di onoranze funebri operanti sul territorio comunale. Una misura drastica ma necessaria, secondo l’amministrazione, per evitare che le ombre del passato continuino ad aleggiare su un settore così sensibile come quello delle attività funebri. Infatti, uno dei motivi che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale nel 2017 furono proprio le imprese funebri. E proprio Pasquale Aliberti aveva sollecitato un controllo puntuale sui requisiti di legge previsti per l’esercizio di queste attività. L’obiettivo è di garantire innanzitutto che tutte le imprese operino nel pieno rispetto delle normative vigenti, dall’altro, come ha affermato lo stesso primo cittadino sgombrare il campo dai sospetti che alcune delle imprese coinvolte nel decreto di scioglimento di sette anni fa continuando a operare sotto nuove denominazioni o attraverso prestanome. E ancora, dopo l’ispezione della Guardia di Finanza a Palazzo Mayer, il sindaco ha chiesto ai dirigenti comunali di attivarsi non solo per revocare le autorizzazioni già concesse, ma anche per effettuare controlli e sopralluoghi nelle sedi operative e nelle rimesse di tutte le imprese funebri attive sul territorio di Scafati. Un giro di vite necessario per scongiurare il rischio che, nonostante il commissariamento e le indagini dell’Antimafia degli anni passati, la criminalità locale potrebbe infiltrarsi in questo settore strategico. Ora la minoranza consiliare chiede l’accesso agli atti per capire se ci sono aziende (senza requisiti) ad aver beneficiato delle autorizzazioni concesse per le attività funerarie.
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