Di Adriano Falanga
Il fine Luglio scafatese è caratterizzato da due eventi particolari: la festa Patronale e il fiume Sarno rosso. Se la festa è evento atteso, non lo è però il fiume “pomodoroso”. Con l’inizio della stagione conserviera si ripete, seppur ridimensionato rispetto agli anni passati, la presenza di pomodori e acque di scolo della sua lavorazione, che, forse per difetti degli impianti di depurazione, finiscono nel fiume. Quest’anno la denuncia parte da Scafati in Movimento, che punta il dito ancora una volta contro la rete fogniaria assente, sulla carta opera in corso però. “A soli 200 mt dalla Stazione dei Carabinieri di Scafati, troviamo il Rio Sguazzatoio che è un esempio lampante nella foto. Sappiamo che non sono scarichi abusivi, sono scarichi civili, acque bianche e nere ma non è “Regolare” …. galleggiare sui nostri liquami in attesa di una fognatura, dei cui lavori si sono perse le tracce anche se annunciati e peggio inaugurati in pompa magna nel periodo elettorale regionale. Se è vero che lo scarico non è abusivo perché alla fine un sistema fognario non esiste – proseguono gli attivisti – certo è che i controlli latitano”.
In Estate, come dicevamo, la portata del corso d’acqua cresce. “Vorremmo essere spiegati perché solo in questi periodi ci sia una portata d’acqua maggiore e per di più sporca , maleodorante e con pomodori, magari l’abuso avviene prima dell’emissione nel Rio”. Auspicano maggiori controlli gli attivisti di SIM: “da parte delle Autorità preposte in primis alla prima autorità sanitaria del nostro Comune, il Sindaco, nella speranza che solleciti e sensibilizzi chi di competenza ad attivarsi con azioni e interventi di controllo mirato contro questo fenomeno”.