Sarno. Infermiera in pensione con problemi respiratori costretta a stare 10 giorni in barella al “Martiri del Villa Malta” di Sarno per carenza di posti letto e personale. Una vera e propria odissea. Una denuncia che si aggiunge alla carenza di macchinari assenti all’interno della struttura che provoca intasamenti a causa di degenti i quali- pur ricoverati- devono attendere per diversi giorni esiti di esami che nel frattempo sono stati costretti a fare in altri presidi ospedalieri, come l’Umberto I di Nocera Inferiore dove è presente uno strumento per la risonanza magnetica che al Martiri del Villa Malta è assente. Da aggiungere che la situazione si è ulteriormente aggravata a causa della presenza di pazienti con sospetta tubercolosi che, senza posti letto, hanno dovuto attendere il ricovero per diversi giorni 8anche una settimana) in barella nel pronto soccorso. Una vicenda che mette a rischio l’efficacia del codice rosso, sottraendo risorse al pronto soccorso per gestire il flusso di pazienti in barella. L’infermiera in pensione in questione ha lamentato non solo di stare da una decina di giorni in barella e vedersi rallentare cure e visite mediche giornaliere ma anche di non poter assolvere agli obblighi necessari e prioritari come la pulizia personale in quanto in quelle condizioni non si potrebbe neppure lavare. Un problema., quello dei posti letto, denunciato da tempo, e che evidenzia una situazione di emergenza nel pronto soccorso, con pazienti che spesso attendono il ricovero in condizioni disagevoli come accaduto con la degente in questione. Sul caso è intervenuto il consigliere di minoranza Sebastiano Odierna, nonchè infermiere presso il Martiri del Villa Malta, che ha puntato il dito contro la mancanza di interventi concreti per risolvere la criticità. L’esponente politico territoriale di Fratelli d’Italia ha sottolineato come le promesse di aumento del personale medico e di potenziamento delle strutture, come la risonanza magnetica, non siano state mantenute, causando disagi e sofferenze ai pazienti. “Dicono che sono in arrivo medici, macchinari ma ad oggi sono solo parole. Dobbiamo fare i conti purtroppo con una triste realtà che è quella delle carenze croniche e storiche per il nostro presidio ospedaliero. Il macchinario della risonanza magnetica è stato più volte anticipato ma a tutt’oggi lo strumento non è in dotazione al locale ospedale. Succede che i nostri ricoverati devono andare a Nocera Inferiore o in altri presidi ospedalieri della provincia o del Vesuviano a fare l’esame specifico e poi attendere da ricoverati al “Martiri del Villa Malta” anche dieci giorni per l’esito. Capirete che questa attesa grava sull’occupazione dei posti letto che alla fine va a penalizzare i nuovi degenti, come il caso dell’infermiera in pensione e che ha problemi seri anche per potersi lavare o andare in bagno”: Un ospedale che avrebbe dovuto subire il rilancio dopo la torrida estate 2024 (e non solo dal punto di vista meteorologico) e che invece a detta di Odierna stenta a decollare. “Le intenzioni vedo e sento che ci sono ma a tutt’oggi sono rimaste solo idee… Peraltro devo anche aggiungere che chi sta nei posti di comando della città di Sarno è anche consigliato male”. E’ il caso del sindaco che ha donato metà del proprio stipendio per acquistare un defibrillatore e donarlo a Pediatria del “Martiri del Villa Malta”. “Iniziativa lodevole, ci mancherebbe pure, ma chi ha partorito questa idea mi lascia perplesso: un defibrillatore in un reparto che sta accanto a Cardiologia non è poi il massimo. Quell’oggetto che salva vite umane va messo distante dall’ospedale tipo nell’area del mercato, nel centro cittadino, nelle scuole. Ovunque ma non in un posto dove per tamponare un’emergenza servono dieci secondi”, conclude Odierna.





