di Red. Cro.
Il centrodestra pronto a sferrare l’offensiva all’ultimo fortino del Pd dell’Agro nocerino: Sarno. Il Comune dove tra sei mesi il sindaco uscente ed ex presidente della Provincia Giuseppe Canfora dovrà ricandidarsi a primo cittadino è un tassello importante per gli equilibri dell’intero territorio. Lo sa bene il Governatore De Luca, ma lo sa bene anche il centrodestra. Dati alla mano il fort Apache del Pd è anche il più debole in assoluto. Alle elezioni politiche di marzo, infatti, a Sarno non solo il Pd andò sotto senza vincere, ma Sarno fu anche l’unico comune dove a vincere non furoino i grillini, bensì il centrodestra. Un presagio? Un avvertimento? Certo, nonostante Sarno conti l’onorevole pentastellata Villani, i grillini non vantano un grosso seguito. Molto di più lo vantano invece i partiti del centrodestra che se fossero uniti sulla carta avrebbero già vinto, a prescindere dal candidato. «E’ tutta melina -dice qualche esponente importante del centrodestra che preferisce l’anonimato-. Al momento è bene far credere a Canfora di non avere problemi. I disastrti della sua amministrazione sono sotto gli occhi di tutti. Ha fatto il sindaco prima e il presidente della Provincia dopo solo chinando la testa davanti a De Luca osservando senza discutere, eseguendo senza parlare tutti gli ordini che arrivavano da Salerno e da Napoli. Il centrodestra si presenterà con un solo candidato perché vuole che il Comune torni al rispetto della democrazia senza ingerenze esterne e perché non può restare isolato dal resto dell’Agro dove il Pd è perdente dappertutto. Sarno non può restare l’enclave della sinistra in un territorio che riscopre il suo orgoglio di appartenere ad una terra che con Salerno e alcuni salernitani ha ben poco da spartire. Canfora ha consegnato Sarno e i sarnesi a De Luca. Intendiamo riprenderci la nostra città, la nostra storia, le nostre tradizioni. Ha vantato l’arrivo di finanziamenti a pioggia, ma i vecchi problemi sono rimasti tutti senza soluzione. Canfora farebbe bene a gettare la spugna e ad ammettere che è stato una marionetta politica nella mani del suo compagno De Luca». I numeri ci sono, e anche le risorse umane. Il centrodestra di Sarno è notoriamente l’aggregazione più forte del paese e solo le divisioni interne potrebbero permettere a Canfora di risalire nuovamente da sindaco le scale di palazzo San Francesco. Cosa faranno i vari Cirielli e Carfagna? Giocheranno ancora una volta una partita tutta loro con la sicurezza di perdere le elezioni o decideranno di giocare per la vittoria e poi regolare i conti? La vera vittoria di Canfora questa volta non dipende dal Pd e neanche da De Luca, ma solo dai suoi avversari. Più divisi saranno più lui sarà sicuro di vincere. Più saranno uniti più per il sindaco di Sarno si riaprono le porte dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” per tornare a fare il medico. Staremo a vedere cosa accadrà.