Confessioni private… oggetto di approfondimenti della Procura di Salerno. Il caso Sara Tommasi approda al Tribunale di Salerno. La settimana scorsa il pm Gambardella aveva disposto il sequestro di “Confessioni private”, secondo film porno della showgirl umbra. La disposizione è scattata in seguito all’avvocato Alfonso Luigi Marra, legale ed ex di Sara Tommasi. Gravissime le accuse mosse avanzate dai magistrati salernitani in seguito alla denuncia presentata dalla starlette laureata alla Bocconi di Milano nei confronti dei produttori del film porno. Lo stesso avvocato Marra ha precisato che il sequestro sarebbe stato disposto “per gravissime ipotesi di sequestro di persona, somministrazione di droghe e violenza sessuale, delitto quest’ultimo che assorbe la circonvenzione di incapace”. Nell’occhio del ciclone sono fini Federico De Vincenzo e Giuseppe Matera, titolari rispettivamente della Diva&Star e di FM Video, le aziende che hanno prodotto e distribuito i due film porno di Sara Tommasi. I due produttori hanno dato mandato ai legali salernitani Antonio Ciliberti e Claudio D’Amato per presentare una memoria difensiva, e respingono l’accusa di avere “indotto l’attrice in questione a girare un film a contenuto pornografico, approfittando dello suo stato di inferiorita’ psichica”. Nelle memoria difensiva D’Amato e Ciliberti fanno riferimento all’intervista rilasciata dalla Tommasi a Blogsfere nella quale la donna, replicando alle accuse del fotografo dei vip Corona, precisa: “Non è che dici che hai fatto un film porno, no, il film porno è un lavoro, avere 5000 uomini vuol dire che una dalla mattina alla sera fa quello di mestiere ma senza nulla togliere alle alle signore io sono una ragazza di sani valori”. E poi… “Non mi sono mai drogata, non l’ho mai data a nessuno. La prima volta è stata sul set del film porno, e sono stata pagata. Tutto il resto sono maldicenze”. Dichiarazioni che secondo i legali Cilberti e D’Amato lasciano poco spazio alla ricostruzione di Sara Tommasi.
“Le accuse si basino, esclusivamente, su dichiarazioni rilasciate agli inquirenti dalla Tommasi stessa”, e ricordano che, prima che il film venisse girato nel mese di settembre in provincia di Salerno (a Buccino), Sara abbia consapevolmente firmato il contratto di prestazione artistica, ricevendo il relativo ed adeguato compenso. Secondo la ricostruzione dei due produttori, Sara avrebbe firmato le liberatorie sul set prima di iniziare le riprese. A prova di cio’, si fa riferimento a varie foto e a un breve filmato di backstage che, a detta di De Vincenzo e Matera, “comprovano, inequivocabilmente, come, quanto dichiarato, sia privo di fondamento e smentito da prove inconfutabili”, a conferma che Sara “al momento della registrazione della produzione cinematografica fosse nel pieno delle proprie facolta’ mentali”. Il fascicolo è stato trasmesso dal pm Gambardella, di turno al momento della denuncia, al pm Cosentino al quale sarà consegnata la memoria difensiva. “Sia De Vicenzo che Matera sono a disposizione dei magistrati per ulteriori chiarimenti – spiega D’Amato. Chiederemo il dissequestro del dvd. Quanto dichiarato dalla Tommasi non esiste e forniremo le prove necessarie”.