di Er.No.
«E’ dall’inizio dell’estate che assistiamo ormai impotenti ad una situazione che potrebbe essere definita da terzo mondo». Dure le accuse lanciate dal coordinamento provinciale della Lega in merito alla sospensione degli esami diagnostici nei centri accreditati. «La cosa non ci sconvolgerebbe più di tanto, ormai abituati da anni a vedere questa sospensione arrivare sempre prima, se non fosse per il fatto che anche esami determinanti, che potremmo definire indifferibili e salvavita come ad esempio la Pet-tac, esame fondamentale successivo ad una diagnosi oncologica ormai conclamata, viene negata, pur sapendo quanto sia importante per il prosieguo delle terapie necessarie», hanno poi aggiunto i militanti del partito guidato a livello nazionale da Matteo Salvini. Si tratta, di fatto, di esami che fuori convenzione hanno un costo elevato «che in pochi possono sostenere e che e che dovrebbe essere esentato a prescindere dal provvedimento di sospensione». «Ci chiediamo allora, forti del motto del governatore De Luca “sanità mai più ultimi” dove vogliamo arrivare? Nel frattempo i cittadini subiscono le conseguenze di una gestione della sanità “dilettantistica” e gravemente lesiva della salute dei singoli cittadini tra i quali particolarmente a rischio sono gli anziani con pensioni minime, categoria sicuramente tra le più esposte a malattie croniche e che non possono certamente sostenere alti costi ed ai quali va la nostra massima solidarietà, persone che pagano le tasse per avere un servizio inesistente», ha poi attaccato la Lega.