
Salerno, una città dal grande potenziale turistico, si trova oggi a confrontarsi con un degrado sempre più evidente. Sporcizia, incuria e scelte amministrative discutibili stanno compromettendo la vivibilità del territorio, suscitando preoccupazione tra residenti e visitatori. Passeggiando per le strade del centro e sul lungomare, l’immagine che si presenta è ben lontana da quella di una città accogliente e curata. Rifiuti abbandonati, marciapiedi sporchi e una manutenzione carente caratterizzano molte aree urbane, rendendo impossibile ignorare lo stato di trascuratezza. Molti turisti, attratti dalla bellezza del golfo, non possono fare a meno di notare queste criticità. Spesso, nelle loro fotografie, immortalano non solo i panorami suggestivi, ma anche il degrado urbano e l’inquinamento, portando con sé un’immagine della città ben diversa da quella che dovrebbe offrire una destinazione turistica di rilievo. Uno degli esempi più emblematici è il solarium di Santa Teresa, situato nel cuore cittadino e destinato a essere un luogo di svago e relax. Tuttavia, invece di offrire un ambiente pulito e accogliente, l’area è spesso invasa da detriti e spazzatura provenienti dal mare, senza un intervento tempestivo per la rimozione dei rifiuti. Questo problema si estende a diverse zone costiere, alimentando la percezione di una gestione inefficace del decoro urbano. Un’altra criticità riguarda l’inquinamento atmosferico legato al traffico marittimo. Il porto di Salerno, fondamentale per il commercio e il turismo, è sempre più spesso fonte di preoccupazione ambientale. Le emissioni delle navi, sia mercantili che turistiche, peggiorano la qualità dell’aria, con effetti evidenti soprattutto nelle giornate senza vento, quando i gas di scarico restano sospesi sulla città. La questione è oggetto di dibattito, con associazioni e residenti che chiedono misure più incisive per monitorare e ridurre l’inquinamento. Anche la gestione del verde pubblico presenta numerose lacune. Molti alberi risultano visibilmente malati, spesso a causa di potature inadeguate o di una manutenzione insufficiente. In diversi casi, la soluzione adottata è stata l’abbattimento, senza una contestuale ripiantumazione, con il risultato di una progressiva riduzione delle aree verdi. Questo fenomeno non solo incide negativamente sull’estetica della città, ma compromette anche la qualità dell’aria e il benessere dei cittadini. Gli alberi svolgono infatti un ruolo cruciale nel mitigare l’inquinamento e migliorare il microclima urbano, aspetti sempre più rilevanti in un contesto di cambiamenti climatici. Di fronte a questa situazione, sorgono inevitabili interrogativi sulla gestione amministrativa del territorio e sulle reali priorità per il futuro della città. Se da un lato si assiste a un’accelerazione di nuove costruzioni e opere infrastrutturali, dall’altro manca un’adeguata attenzione alla manutenzione ordinaria e alla qualità della vita urbana. Il rischio è che una città dalle straordinarie potenzialità perda progressivamente il suo fascino, penalizzata da scelte che non rispondono alle esigenze di chi la vive e la visita. Diventa quindi fondamentale un ripensamento delle politiche ambientali e urbanistiche, con un piano di intervento mirato a restituire decoro e sostenibilità alla città. Riqualificare gli spazi pubblici, migliorare la gestione dei rifiuti, adottare misure per ridurre l’inquinamento portuale e curare il verde urbano sono passi essenziali per rilanciare l’immagine della città e restituirle il ruolo che merita nel panorama nazionale.
Salvatore De Lucia