
di Erika Noschese
Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, la sede del patronato del sindacato pensionati della Cgil, situata in Via Crispi nel quartiere Carmine di Salerno, è stata oggetto di un vile atto vandalico. Un individuo solitario, con il volto celato, indossante pantaloni scuri e una felpa con cappuccio, ha imbrattato la saracinesca con scritte e simboli inequivocabilmente riconducibili a gruppi no-vax e neofascisti, utilizzando vernice e spray di colore rosso. Le immagini nitide catturate da una telecamera di sicurezza presente nella zona documentano l’intera sequenza: l’uomo, dopo aver compiuto il gesto, si è temporaneamente spostato sul marciapiede opposto, attendendo il passaggio di un’autovettura e l’arrivo di un’altra persona. Successivamente, è ritornato di fronte alla sede sindacale per immortalare il suo operato con una fotografia, per poi dileguarsi a piedi. La Digos della Questura di Salerno è immediatamente intervenuta sul luogo dell’accaduto per effettuare i rilievi del caso e avviare le indagini. Le scritte offensive rimangono ancora ben visibili a chiunque transiti in quell’area della città. La gravità dell’episodio ha spinto la Cgil a richiedere e ottenere un incontro urgente con il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, e il questore della città, Giancarlo Conticchio, fissato per la giornata di lunedì. Franco Tavella, segretario generale Spi Cgil Campania e Napoli, ha espresso con forza la sua indignazione: “Gesto che fa male, ma è anche un gesto preoccupante”. Il segretario ha poi sottolineato come questo non rappresenti un evento isolato: “Noi non siamo davanti ad un caso isolato. Già a Salerno noi abbiamo avuto dei precedenti della stessa natura, ma c’è una strategia nazionale. Queste scritte sulle sedi del sindacato sono a Brescia, sono a Milano sono a Roma, sono a Torino, sono in tutta Italia”. Tavella ha evidenziato la potenziale matrice organizzata dietro questi atti: “Questo dimostra che noi siamo davanti ad un’organizzazione, non siamo davanti ad un balordo, ad una compagnia di balordi”. Il segretario ha inoltre richiamato alla memoria il recente assalto alla sede nazionale della Cgil: “Vorrei ricordare a me stesso che noi qualche tempo fa abbiamo avuto la sede della Cgil nazionale assaltata da fascisti e No-vax”. Di fronte a questa escalation, la priorità per il sindacato è chiara: “Ora, si tratta adesso di alzare il livello di vigilanza. Noi, come è normale che sia, ci siamo rivolti alle istituzioni. Siamo in contatto con il prefetto e il questore, che ringrazio per la loro sensibilità e per la loro disponibilità. Mi auguro che al più presto si faccia luce e che si metta al sicuro la nostra attività sindacale”. Nonostante la gravità dell’atto intimidatorio, la Cgil ribadisce con fermezza la propria determinazione: “L’ultima cosa che voglio dire è che, naturalmente, questi gesti non ci faranno intimidire, non è non è questo che farà arretrare di un solo passo il sindacato”. Tavella ha poi espresso il suo sospetto riguardo a una possibile regia occulta dietro questi episodi: “Potrebbe esserci una strategia ben precisa, io penso di sì. Poi, naturalmente toccherà agli investigatori, ma noi siamo davanti ad una rete di persone che insieme fanno questi gesti, perché ripeto, questo è uno dei tanti gesti nazionali. A Salerno, ahimè, si ripete con molta frequenza e io penso che bisogna non sottovalutarli questi episodi, perché come spesso può accadere si comincia da una saracinesca, si comincia da una scritta, ma se non si fermano potrebbero anche fare dell’altro”. Infine, il segretario ha voluto sottolineare la pronta risposta e la vicinanza ricevuta: “Questo è un elemento di tranquillità: non soltanto la sensibilità delle istituzioni, appunto, prefetto e questore, ma da una parte anche del mondo politico che è vicino alla Cgil in questo momento, incontreremo prefetto e questore già nella giornata di domani, perché ci hanno dato una disponibilità dell’incontro insieme al segretario della Cgil, quindi io penso che abbiamo una rete, abbiamo gli anticorpi giusti anche in questa città ed in questa regione per reagire a questi mascalzoni”.