Salerno. Piazza Sant’Agostino ostaggio della notte selvaggia - Le Cronache Cronaca
Cronaca Salerno

Salerno. Piazza Sant’Agostino ostaggio della notte selvaggia

Salerno. Piazza Sant’Agostino ostaggio della notte selvaggia

La quiete del fine settimana a Salerno è stata nuovamente lacerata da un’ondata di disordini che hanno trasformato Piazza Sant’Agostino, uno dei gioielli storici della città, in un teatro di tensioni e illegalità. L’ultimo sabato sera ha lasciato dietro di sé il rumore assordante di un’esplosione e il tintinnio di vetri infranti, simboli tangibili di una deriva sociale e di sicurezza che i residenti denunciano da tempo immemorabile. Il forte petardo deflagrato nel cuore della piazza non solo ha infranto il silenzio, ma ha anche causato danni materiali evidenti alle vetrate di alcuni palazzi circostanti, un atto di teppismo sconsiderato che suona come un’ulteriore beffa per i cittadini. La piazza, incastonata nel tessuto antico di Salerno e snodo cruciale per l’accesso a luoghi di interesse e ritrovo, si sta rapidamente configurando come una “zona franca” nelle ore serali, un crocevia dove la micro-criminalità e il degrado giovanile sembrano aver trovato terreno fertile. La massiccia e spesso incivile presenza di gruppi di giovani e giovanissimi è il catalizzatore di un clima di perenne disturbo, rendendo la vita quotidiana dei residenti un’autentica prova di resistenza. I racconti raccolti tra gli abitanti dei palazzi che si affacciano sulla piazza e sul suo immediato circondario dipingono un quadro desolante. Non si tratta più soltanto di sopportare schiamazzi notturni o l’abbandono indiscriminato di rifiuti. La cronaca si arricchisce di episodi ben più gravi, come il diffuso “abusivismo” di fatto che vede tavolini e sedie di attività commerciali, o sedute improvvisate, espandersi in modo selvaggio fino a ostruire i porticati e gli accessi ai portoni. Tornare a casa, per molti, si è trasformato in un fastidioso “percorso a ostacoli”, un’immagine che da sola riassume il livello di prepotenza cui sono costretti ad assistere. Ma il problema assume contorni più oscuri quando si parla di intimidazioni. Alcuni cittadini hanno riferito di essere stati apertamente minacciati da gruppi di giovani che, in un’evidente e sfrontata percezione di impunità, ritengono di poter esercitare un dominio assoluto sullo spazio pubblico e privato antistante. Questa sensazione di totale arbitrio si nutre, secondo quanto sospettato e più volte segnalato dai residenti, anche di attività illecite più strutturate. Il vicino vicolo San Giorgio, ad esempio, è da tempo oggetto di un forte sospetto di spaccio di sostanze stupefacenti, un’ombra che aggrava ulteriormente il profilo di insicurezza della zona e che le forze dell’ordine sono chiamate a dissipare con azioni concrete e capillari. L’episodio del petardo è l’ultimo, ma non l’unico, segnale di una crisi di legalità che non accenna a diminuire. Solo una settimana fa, la piazza era stata teatro di una violenta rissa tra due fazioni, un confronto brutale che ha richiesto l’intervento massiccio delle Forze dell’Ordine per essere sedato. La ripetitività di tali eventi, che spaziano dalla violenza fisica ai danni contro il patrimonio pubblico e privato, evidenzia una preoccupante incapacità, o forse una sottovalutazione, nel garantire un controllo del territorio efficace e duraturo. Il ricorso sistematico all’intervento delle pattuglie di Polizia o Carabinieri, pur necessario per sedare le emergenze, non può essere l’unica risposta a una situazione che è ormai cronicizzata. Il timore dei residenti è che l’intervento delle autorità si limiti a una mera gestione dell’emergenza, senza affrontare la radice del problema. “Non è la prima volta, e temiamo non sarà l’ultima”, è la frase che più spesso si sente ripetere tra chi vive ogni giorno sulla propria pelle questo degrado. La situazione di Piazza Sant’Agostino assume una connotazione ancora più critica se inserita nel contesto della vocazione turistica di Salerno. Proprio in queste settimane, e in particolare durante il periodo delle celebri “Luci d’Artista”, l’area è uno dei punti nevralgici visitati da migliaia di turisti. Il contrasto è stridente: da un lato, l’immagine di una città che investe in iniziative di grande richiamo internazionale; dall’altro, la realtà di un centro storico degradato e insicuro che offre ai visitatori un biglietto da visita decisamente negativo. Un luogo simbolo, custode di storia e cultura, non può essere concesso all’anarchia e all’inciviltà, diventando, di fatto, “terra di nessuno”. È urgente che le Istituzioni, dalla Prefettura al Comune, agiscano con determinazione e in coordinamento per mettere in atto una strategia di sicurezza che vada oltre la semplice repressione episodica. Si invoca un piano di riqualificazione non solo urbanistica, ma soprattutto sociale e di legalità, che preveda una presenza costante e visibile delle Forze dell’Ordine, una severa regolamentazione dell’occupazione di suolo pubblico e, soprattutto, un’azione incisiva per stroncare sul nascere i fenomeni di spaccio e teppismo. Salerno merita che il suo cuore antico torni a pulsare al ritmo della civiltà e del rispetto, un diritto inalienabile per i residenti e un dovere per l’immagine di una città che ambisce a essere capitale di bellezza e accoglienza. È tempo che su Piazza Sant’Agostino si faccia davvero “piena luce”.