Qualità della vita scarsa e, tra le maggiori criticità, il degrado urbano. È quanto emerge dal sondaggio di Salerno Migliore, l’associazione presieduta da Alessandro Turchi, nata poco più di un anno fa e divenuta oggi una variabile nuova nel panorama un po’ abulico della città. Una Associazione che ha una caratteristica precisa, che la fa distinguere da altre realtà solo in apparenza simili, infatti abbiamo un solo “credo”, cui si rifanno tutte le nostre azioni: il bene di Salerno. Senza appartenenze politiche, senza ideologie, senza destra, sinistra o centro. “Siamo noi e basta e ci muoviamo con proposte, azioni, incontri, articoli, messa in luce di criticità, dossier, solo con il fine di migliorare la nostra città. Vogliamo “semplicemente” che Salerno diventi una città “normale”, pulita, ordinata, sicura, moderna e ben organizzata. Basta con il degrado e l’abbandono, basta con gli annunci, basta con le passerelle e con le promesse mai mantenute, basta con i cantieri infiniti per opere che a volte non vengono neanche realizzate – hanno dichiarato i membri dell’associazione – Questo il nostro intendimento e, nell’ottica della partecipazione e del coinvolgimento democratico di cittadini non sempre disponibili a farsi coinvolgere, abbiamo approntato un breve ma esaustivo questionario, cui hanno risposto liberamente 155 salernitani. Lo scopo era quello di comprendere fino in fondo quali aspetti della città sono maggiormente da curare, al di là delle lamentele quotidiane e della fiera dei sogni di promettitori seriali. Qua i risultati più interessanti”. Al questionario online per valutare la qualità della vita in città hanno risposto 155 salernitani, con leggera prevalenza di donne: 52.2% di femmine e 47.8% di maschi e con queste risposte sono stati coperti tutti i quartieri della città: Carmine (20.4%), Torrione (18.3%), zona Irno (17.3%), Centro (15.3%), Pastena (12.2%), Mercatello (7.1%), Zone collinari (6.1%), Fratte (3.1%). Dal sondaggio emerge che oltre quattro cittadini su dieci giudicano scarsa la qualità della vita a Salerno, mentre solo il 15% la ritiene buona, quasi nessuno la ritiene ottima. In particolare vengono messe in rilievo, fra le criticità, il degrado urbano, il traffico e la mancanza di parcheggi, la sicurezza e la mancanza di trasporti pubblici. Ma da annotare anche la mancanza di spazi per i giovani, la penuria di impianti sportivi e la scarsa attenzione alle barriere architettoniche. Tutti argomenti che connotano l’attuale stato di abbandono in cui versa la città e che Salerno Migliore, da un anno a questa parte, mette in rilievo e che sono oggetto di nostre proposte e idee. Una grande maggioranza dei concittadini si dice disposta a lasciare l’auto a casa nel caso di trasporti pubblici efficienti sostenibili. Parliamo, insomma, di una disponibilità, visto anche il clima mite, ad utilizzare la cd mobilità dolce, che rientra nella scia della questione sviluppo sostenibile. Una modalità di trasporto che si può utilizzare in città, una sfida per la gestione e la struttura del territorio. Una mobilità che ha molti vantaggi a partire dalla riduzione dell’inquinamento, all’aumento dell’attività fisica con effetti benefici per la salute, alla gestione del tempo, alla qualità della vita. Il 69 per cento dei concittadini interpellati si dice disponibile a lasciare auto e motorini a casa. Con un altro 31% che è possibilista. Per alcuni cittadini Salerno si trova in questa situazione per colpa e merito dei salernitani, spesso poco attenti alla cosa pubblica e spesso inclini alla furbizia più che al rispetto delle regole. Il governo della Città è specchio di questa cultura, ed è un peccato. altri invece hanno chiesto maggiore attenzione verso i rioni esterni della città.





