di Erika Noschese
Per i salernitani, le Vigilie di Natale e Capodanno non sono semplici date sul calendario, ma il momento dello “struscio”. Un rito collettivo fatto di migliaia di persone che si riversano in centro per un infinito brindisi di auguri, muovendosi tra i locali in un abbraccio collettivo che è l’essenza stessa della festa in città. Gestire questa marea umana, però, richiede equilibrio: da un lato il diritto al divertimento e al lavoro delle imprese, dall’altro la sicurezza e il rispetto della quiete pubblica.
L’ordinanza firmata dall’Amministrazione Comunale per quest’anno punta sulla continuità, ma introduce distinzioni nette sulla gestione della musica e della somministrazione. Per navigare tra queste regole e rispondere alle recenti perplessità degli operatori, abbiamo intervistato l’assessore al Commercio e ai Lavori Pubblici, Dario Loffredo, che rivendica la validità di un modello ormai collaudato ma non privo di paletti rigorosi.
Assessore Loffredo, si torna in strada per lo “struscio” delle Vigilie. Qual è l’impostazione del Comune quest’anno?
«Vogliamo che i cittadini vivano questa bellissima tradizione con gioia. L’ordinanza non è punitiva né restrittiva nel senso stretto del termine: è la stessa degli ultimi tre anni. Il nostro obiettivo è permettere lo svolgimento della festa garantendo la pubblica incolumità in momenti di affollamento estremo. Non è una sfida contro il divertimento, ma una sfida per la vivibilità».
Il vetro resta il “nemico numero uno” della sicurezza urbana. Confermata la linea dura?
«Assolutamente sì. In una situazione in cui la gente si “struscia” letteralmente l’un l’altra per passare, il vetro è un pericolo enorme. Una bottiglia a terra può causare incidenti a catena. Chiediamo a tutti di collaborare usando solo materiali sicuri. La sicurezza non si baratta con la comodità di un bicchiere».
Parliamo di musica, un tema che accende sempre il dibattito. Quali sono le regole per quest’anno?
«Dobbiamo distinguere tra interno ed esterno. All’interno dei locali è permessa la musica dal vivo e i DJ set. All’esterno, sui dehors regolarmente autorizzati, è consentita solo musica in acustico. Abbiamo il massimo rispetto per i musicisti e per tutto il comparto dello spettacolo, che per noi rappresenta vita e gioia, ma non possiamo confondere le diverse tipologie di attività».
A cosa si riferisce quando parla di diverse tipologie di attività?
«Ci sono locali strutturati per la musica, come le discoteche o i club, che hanno security, barman professionisti, fonici e sale adeguate. Questo è un comparto da tutelare perché investe in professionalità. Al contrario, ci sono bar situati nel cuore del centro o a ridosso di altre attività che non hanno le caratteristiche strutturali per “sparare” musica con casse enormi all’esterno. Lo struscio deve seguire le regole: non si possono piazzare impianti fuori contesto senza avere i requisiti».
C’è stata molta discussione sui distributori automatici. Qual è il punto di caduta dell’ordinanza?
«Siamo stati chiari: non possiamo vietare per legge l’attività economica dei distributori, ma la somministrazione di alcolici deve essere presidiata. O c’è un lettore ottico per il documento d’identità che ne impedisce l’uso ai minori, o deve esserci un responsabile sul posto. La legge è uguale per tutti, e la tutela della salute pubblica viene prima del profitto tecnologico».
Assessore, qualcuno lamenta che queste regole siano troppo severe o arrivate tardi. Cosa risponde?
«Rispondo che questa è la stessa identica ordinanza degli ultimi anni. Non è una novità dell’ultima ora. Mi sembra strano, quasi paradossale, che alcuni si interessino o sollevino critiche solo a pochi giorni dall’evento su norme che sono note e collaudate da tempo. Abbiamo sempre dialogato con le associazioni di categoria proprio per rendere il piano sostenibile per tutti».
Come verrà gestita la pulizia della città dopo un afflusso così imponente?
«Il piano con “Salerno Pulita” è già operativo. Subito dopo lo struscio pomeridiano, le squadre entreranno in azione per far sì che Salerno sia impeccabile per le sere di Natale e Capodanno. Chiedo un piccolo sforzo ai cittadini: festeggiate, brindate, ma usate i cestini. Il decoro è una responsabilità di chi ama la città».
Un’ultima raccomandazione per vivere al meglio queste giornate?
«Voglio concludere con un appello che mi sta molto a cuore: non date da bere alcolici ai ragazzini. Mi rivolgo alla coscienza dei titolari dei bar e di chi gestisce i distributori. La salute dei nostri giovani è il bene più prezioso. Godiamoci la festa, godiamoci lo struscio, ma facciamolo con il massimo senso di responsabilità e di rispetto reciproco».





