
“Rinnovarsi o perire”, diceva il socialista Pietro Nenni, citando Gabriele D’Annunzio. Citazione non casuale, considerando che le Luci d’Artista sono partite, nel 2006, grazie all’impegno dell’allora assessore al turismo del Comune di Salerno, il socialista Enzo Maraio. Se a ciò si aggiunge che l’assessore al commercio, Dario Loffredo, oltre ad interessarsi dell’evento di punta del Comune di Salerno (che dovrebbe, storicamente, spettare al turismo) s’interessa praticamente di tutto, compreso l’ambiente (sua la “firma” sui blitz in programma per riassestare le aree mercatali dall’abbandono incondizionato di rifiuti), di cui ha la delega un altro socialista, Massimiliano Natella. Un tuttofare che sa dove muoversi per garantire maggiore efficacia amministrativa all’ente, altrimenti un po’ “in panne”, come dimostrano anche le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Loffredo sulle attività in programma. Dopo poche settimane dalla disinstallazione delle luci, infatti, l’assessore al commercio ha puntato la sua attenzione sull’edizione che ricadrà sul 2025-2026, “sfociando” dunque nel ventennale della mostra en plen air. Per Loffredo pochi dubbi: c’è bisogno di rinnovare, di rinnovarsi per garantire nuova linfa a un prodotto – quello delle Luci d’Artista – che da qualche anno ha subìto un calo sensibile in termini di attrattività, dato anche dal fatto che le nuove installazioni non sono poi così tante e che ci si è limitati, per lo più, ad installare le stesse attrazioni luminose in zone diverse della città. Per questo, con la rassicurazione dei fondi residui per l’evento messi a disposizione dalla Regione Campania, l’assessore Loffredo ha avuto la possibilità di avviare le attività di programmazione di un evento che dovrà essere di gran lunga differente rispetto a quanto già visto negli anni scorsi: “Ritengo che oggi Luci d’Artista, come tutte le iniziative, dopo vent’anni abbia bisogno di un atto di freschezza. Sicuramente va ripensata l’iniziativa – afferma Loffredo – e va ridisegnata, in alcune zone più che in altre. Dobbiamo assolutamente farlo”. L’attenzione è puntata su due fattori principali: l’utilizzo di nuove tecnologie per consentire alla città di illuminarsi e la necessità di rendere attrattiva anche l’area orientale della città di Salerno, definita erroneamente come “periferia” di Salerno. “Oggi ci sono altre forme di tecnologia per consentire la realizzazione dell’evento – commenta l’assessore al commercio del Comune di Salerno –. Molte persone hanno parlato di videomapping, io ci aggiungo anche la possibilità di ragionare su giochi di luce basati sui droni. Ad esempio, ho visto che a Lione, in Francia, realizzano giochi di luce con i droni che hanno un effetto molto particolare”. Sicuramente da riconfermare, per l’assessore Loffredo, le iniziative dedicate a famiglie e bambini come quella delle Favole d’Artista: “Posso già dire che, grazie alla partnership con Salerno Solidale e con la presidente Filomena Arcieri, l’evento Favole d’Artista che realizziamo con la Compagnia dell’Arte e che confermeremo, anche per la prossima edizione, all’interno del Teatro Augusteo, sarà realizzato anche presso gli spazi del Centro Sociale. Vogliamo, così, dare la possibilità ai cittadini di recarsi presso diverse zone della città, muovendosi dal centro cittadino alla zona orientale di Salerno e viceversa”. Una scelta data soprattutto dalla necessità di evitare, stando a quanto dice l’assessore, di creare una città “salernocentrica”. L’obiettivo dell’edizione del ventennale di Luci d’Artista, quindi, sarà quello di valorizzare anche la zona Orientale della città: “Mi sembra giusto, perché dobbiamo costruire una città che non sia più definibile come salernocentrica. Lo diciamo, in particolare, a coloro che scrivono sui social criticando le scelte amministrative sui temi di cui trattiamo e che non sanno, magari, che anche se si va a Milano o a Torino le luci sono presenti maggiormente nel centro cittadino rispetto alle periferie. Noi, però, vogliamo sfatare questo mito: per noi Salerno è bella tutta”.