Salerno, Beneduce in campo con i Popolari e Moderati - Le Cronache
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Salerno, Beneduce in campo con i Popolari e Moderati

Salerno, Beneduce in campo con i Popolari e Moderati

«Voglio portare nella vita civile la mia esperienza di servitore dello stato e dei cittadini». Si presenta così Giovanni Beneduce, salernitano di 62 anni, da appena due mesi in quiescenza dopo una vita nei vigili del fuoco ed ora candidato per elezioni amministrative di Salerno, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli. Beneduce farà parte della lista Popolari e Moderati, la civica fondata dal professor Aniello Salzano e dal consigliere regionale Corrado Matera. «E’ stata la forte stima che nutro nei confronti del professor Salzano – ammette Benduce – a farmi scendere in campo per dare il mio contributo di cittadino alla vita amministrativa della città». Giovanni Beneduce è stato a lungo nei vigili del fuoco di Salerno, negli ultimi sette anni è stato caporeparto e coordinatore del soccorso, un’esperienza che gli certamente consentito di osservare e vivere le varie problematica di Salerno. Ora ha deciso che è arrivato il tempo di mettersi a disposizione della città: «Dopo tanti anni vissuti in servizio come servitore dello stato ho deciso che era il momento di non disperdere tutta la mia esperienza standomene a fare solo il pensionato, ma dovevo dare il mio contributo, proseguire la mia missione come se fossi ancora un vigile del fuoco a beneficio del prossimo». Beneduce vorrebbe una città più a misura d’uomo e soprattutto che guardasse di più alla risorsa mare: «Salerno è davvero una gran bella città ma dovrebbe rilanciarsi meglio. Ha bisogno di progetti innovativi per sviluppare economia dal mare. A volte sento commenti sulle condizioni delle acque marine che non vorrei sentire. Voglio una città più ordinata e confortevole». Paura della competizione elettorale? «La paura mi ha sempre accompagnato, basta ricordare il mestiere che ho fatto per tanti anni. Ma questo non vuol dire che mi tiro indietro, sono una persona sempre aperta al dialogo e voglio partecipare alla competizione dando voce alle reali esigenze e non agli slogan».