Un centinaio di firme raccolte in poche ore. Inizia così, da Salerno, la battaglia contro l’autonomia differenziata dopo che il Pd ha avviato la mobilitazione popolare. Ieri pomeriggio, in piazza Caduti Civili di Brescia a Salerno è stato allestito un banchetto per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata. «Dalla Campania è partita questa grande mobilitazione con l’approvazione della prima delibera di consiglio regionale di richiesta del referendum, poi seguita dalla condivisione di altre quattro regioni che ci dà la certezza che a primavera prossima ci sarà finalmente il referendum su questa proposta di legge spacca Italia», ha dichiarato il deputato del Pd Piero De Luca. «È importante accompagnare alle decisioni dei consiglieri regionali una grande mobilitazione popolare che parta dal basso e coinvolga tutte le comunità interessate nel Mezzogiorno così come di tutto il paese – ha aggiunto il parlamentare salernitano – Questo significa dare un segnale forte al governo di opposizione a questa riforma spacca Italia, ma poi sensibilizzare e informare tutte le persone sulle conseguenze drammatiche che avrà l’entrata in vigore della stessa riforma sui territori; sarà impossibile vivere al sud nei prossimi anni e questa è la conseguenza reale perché si farà fatica ad assicurare i servizi essenziali ai cittadini nelle politiche sociali, sanità, scuola, asili, trasporto pubblico locale e al tempo stesso si dividerà il Paese con venti politiche infrastrutturali differenti, venti politiche energetiche, commerciali rendendo un calvario la vita di chi vuole fare impresa, quindi indebolendo e rendendo più fragile l’intero Paese». Il parlamentare del Partito Democratico ha poi sottolineato che «ci sarà poi la conseguenza drammatica dell’ulteriore migrazione sanitaria dal sud verso il nord. Insomma sarà un risultato drammatico oltre il quale noi vogliamo far sentire la voce di tutti i cittadini per dare forza anche alle battaglie che stiamo facendo in Parlamento; questa riforma non può entrare in vigore dobbiamo fermarla con tutti gli strumenti che il nostro sistema Democratico ci fornisce». Tra i promotori dell’iniziativa il segretario nazionale del Psi Enzo Maraio: «Noi siamo convinti di vincere questa battaglia innanzitutto raccogliendo le firme ai banchetti, ma poi la vogliamo vincere andando anche nel merito delle questioni e lo faremo coinvolgendo e parlando con i cittadini, con le imprese, con l’associazionismo laico e cattolico e vinceremo con un centro-sinistra che finalmente trova le ragioni dello stare insieme, di un centro-sinistra unito e plurale. Mi auguro che potremmo vincere questa battaglia contro l’autonomia differenziata anche facendo leva su una classe dirigente del Sud che anteponga l’interesse del Mezzogiorno alle sigle di partito – ha dichiarato il numero uno dei socialisti – Ho avuto modo di chiedere al centrodestra campano di avere lo stesso coraggio e la stessa autonomia forte che hanno avuto in Calabria i parlamentari calabresi del centrodestra: il presidente Occhiuto ha dichiarato che c’è bisogno di una moratoria per l’autonomia differenziata, Tajani ha aperto e quello che mi impressiona è il silenzio assordante del centrodestra campano. La risposta che ho ricevuto dall’onorevole Martusciello è stato una risposta puerile e volgare, senza scendere nel merito». Poi l’attacco ai parlamentari del centrodestra: «registro un silenzio assordante da parte dei parlamentari anche qui a Salerno, a partire da Ferrante. Non parla nessuno, nessuno difende in questa battaglia il sud e le sue battaglie, messe in discussione da un governo che continua a fare soltanto danni all’Italia e soprattutto al sud». Tra i tanti amministratori presenti in piazza ieri il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, il presidente della commissione regionale Bilancio Franco Picarone, il presidente della commissione regionale Trasporti Luca Cascone, i consiglieri comunali Filomeno Di Popolo, Tonia Willburger, Fabio Polverino, Arturo Iannelli, il presidente del consiglio comunale Angelo Caramanno, l’assessore Rocco Galdi. Tra i primi a firmare il sindaco Vincenzo Napoli: «Un’iniziativa che ritengo sacrosanta, volontari che raccolgono le firme lo fanno con lo spirito giusto. Noi sappiamo che questa è una legge scellerata che contribuisce a spaccare in due l’Italia – ha detto il primo cittadino della città capoluogo – Bisogna fare in modo da neutralizzarla democraticamente, raccogliendo le firme e poi votando al referendum». «Oggi, in piazza, a Salerno, insieme all’Onorevole Piero De Luca, è iniziata la mobilitazione popolare per il referendum contro l’Autonomia Differenziata. Diciamo no con forza ad una riforma secessionista, che spacca il Paese, creando per legge cittadini di serie A e di serie B. Diciamo no ad una riforma devastante che renderà impossibile vivere al Sud nei prossimi anni. Continuiamo a lottare insieme, per l’Italia unita», ha detto Marco Mazzeo, Segretario dei Giovani Democratici di Salerno. A parlare di autonomia differenziata anche il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine dei lavori del 16mo congresso dell’Unione degli universitari in corso a Paestum: er cambiare l’Italia «una grande opportunità è il referendum», ha detto il sindacalista. «Ora bisogna mettere al centro la libertà delle persone. Ed una persona per essere libera deve non essere precaria, deve avere uno stipendio dignitoso deve avere il diritto di non morire sul lavoro e il diritto di potersi curare, dappertutto». Landini ha poi auspicato una massiccia partecipazione dei giovani alla campagna referendaria «perché così possono decidere di cambiare. Noi chiediamo di cambiare quello che ha precarizzato il Paese – ha aggiunto – e quello che chiediamo è di costruire un altro modello di sviluppo». Temi che la Cgil, ha poi annunciato Landini, porrà al «Governo per la legge che dovrà essere fatta. È il momento di fare investimenti, di una seria lotta all’evasione fiscale per andare a prendere i soldi laddove ci sono e di fare investimenti in una sanità pubblica che garantisca la salute a tutti». Intanto, non si fa attendere la replica del coordinatore regionale di Forza Italia Campania Fulvio Martusciello: «Maraio dice che vincerà il referendum? Sarebbe la prima volta in vita sua che vince qualcosa. Sul referendum la posizione di Forza Italia è quella di Tajani». Intanto, a partire da ieri sono 47991 su 500000 i cittadini che hanno firmato per il referendum il cui quesito è: “Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?”. Dunque, poco meno del 10% degli elettori er.no
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