di Marco De Martino
SALERNO – Una finale. Lo è per il Napoli, ad un passo da un traguardo inseguito da 33 anni, lo è diventato per la Salernitana, dopo lo spregevole teatrino andato in scena durante una settimana chiassosa ed indegna. Giorni di polemiche e di decisioni assurde che hanno acuito l’attrito tra le due tifoserie (anche a Salerno c’è allerta per l’ordine pubblico) e che ha inevitabilmente innalzato la posta in palio per entrambe le compagini. Insomma, il derby dei due Golfi ha assunto un’importanza mai avuta nella storia dei due clubs. A Napoli è tutto apparecchiato per la festa scudetto degli azzurri di Spalletti, una festa che la Salernitana vuole rovinare strappando il suo nono risultato utile consecutivo. Sarà una lunga domenica quella vissuta dal popolo salernitano, che si riunirà già a mezzogiorno per seguire la gara di San Siro tra Inter e Lazio. I tifosi granata faranno il tifo, ironia della sorte, per la squadra dell’ex co-patron Claudio Lotito la quale dovrà solo vincere per rinviare subito la festa del Napoli. Se così fosse, la Salernitana potrebbe avere maggiori possibilità di strappare un risultato positivo dal vecchio San Paolo mentre, in caso di pareggio o addirittura di sconfitta degli uomini di Sarri (anch’egli inviperito per il posticipo del derby…), sarà durissima avere la meglio di Osimhen e compagni. In ogni caso toccherà alla Salernitana provare ad indossare i panni di guastafeste. Ochoa e compagni, al di là di una salvezza ancora da conquistare ma ormai molto vicina, avranno il vantaggio di giocare senza pressioni e con grandissime motivazioni, dettate innanzitutto da quanto accaduto ma soprattutto per la spinta ricevuta dalla tifoseria granata giovedì scorso nell’allenamento a porte aperte svolto allo stadio Arechi. Se c’è una squadra che ha qualcosa da perdere, quest’oggi al Maradona, è proprio il Napoli. La Salernitana dovrà puntare su questo, restando concentrata e provando a sciorinare la prestazione perfetta al cospetto della squadra più forte d’Italia che però, nell’ultimo mese, ha dimostrato di aver quasi finito la benzina. Le sconfitte, in campionato e Champions, con il Milan, il pari di Verona, la vittoria non limpida di Torino, i tanti infortuni e le non perfette condizioni fisiche di alcuni degli elementi chiave della macchina perfetta di Spalletti sono segnali che la Salernitana dovrà cogliere e provare a sfruttare per cercare l’impresa storica. Perché, comunque vada, il Napoli-Salernitana di questo pomeriggio passerà alla storia.