Mensa Tommaso Maria Fusco, Gaito si difende: “Manutenzione ok” - Le Cronache
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Mensa Tommaso Maria Fusco, Gaito si difende: “Manutenzione ok”

Mensa Tommaso Maria Fusco, Gaito si difende: “Manutenzione ok”

di Marco Visconti
Non è la sola mensa Tommaso Maria Fusco, ubicata presso la Fondazione del Carminello ad Arco in via Giacomo Matteotti, a essere danneggiata da infiltrazioni, ma lo è l’intero stabile, diventa difficile ristrutturarlo in quanto i costi sono estremamente esosi. A confermarlo è Il dottor Nello Gaito, presidente della Fondazione del Carminello ad Arco, che risponde a don Flaviano Calenda, in merito alla recente risposta data alla Fondazione, più nel particolare al consiglio direttivo, che riguarda la poca cura data all’edificio, che va a interessare anche la mensa Tommaso Maria Fusco. Commenta Gaito: «Non è stato mai detto e mai scritto da parte di questo consiglio direttivo che la mensa deve chiudere. La dichiarazione di don Flaviano Calenda, con la quale denuncia che il consiglio di amministrazione della Fondazione del Carminello ad Arco non esegue i lavori di manutenzione alla mensa di Tommaso Maria Fusco e fatto ancora più grave spreca in inutili spese i soldi della Fondazione, è fatta al solo scopo di screditare il lavoro svolto da questo consiglio». Continua, «voglio ricordare che questo consiglio senza vendere nessun immobile di proprietà della Fondazione ha provveduto alla manutenzione e quindi al ripristino funzionale di oltre duecento metri di locali (oggi usati per laboratori teatrali); ha provveduto alla chiesa del Carminello ripristinando le stanze interne, il solaio di copertura e le pareti esterne che sono state oggetto di infiltrazioni. Ha recuperato inoltre molti arredi sacri e statue di culto e ha ripristinato l’uso del chiostro, che veniva utilizzato come discarica di rifiuti». Prosegue Gaito, «è vero, il consiglio non riesce ancora a rimuovere le cause di infiltrazioni alla struttura del Carminello perché occorre eseguire un lavoro di manutenzione all’intero solaio di copertura, che è crollato in più punti. Questo lavoro richiede miglia di euro». Gaito pone delle domande a don Flaviano: «Quando nella precedente gestione sono stati venduti dei beni della Fondazione per un ricavato di circa 800.000,00 euro e poi è stato pubblicato che i soldi della vendita sarebbero stati spesi per riparare l’intero immobile del Carminello, perché i lavori di manutenzione non sono stati mai eseguiti? Lo dimostrano le foto allegate in questa sede. Quando lei è stato per più di dieci anni componente del consiglio di amministrazione del Carminello, oltre che presidente, come ha speso i soldi della Fondazione? I saldi della vendita dei terreni come sono stati spesi? Perché la struttura del Carminello è stata lasciata nel degrado assoluto?».