Salernitana, l'obiettivo é una salvezza tranquilla - Le Cronache
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Salernitana, l’obiettivo é una salvezza tranquilla

Salernitana, l’obiettivo é una salvezza tranquilla

Se finisse oggi, prima della trasferta al Castellani, sarebbe un epilogo amaro. Anzi, parzialmente amaro, con uno spareggio da giocare per la permanenza in A. Ma davanti a sé i granata hanno un’intera stagione per risalire la china. Difficile ipotizzare un balzo a sinistra della classifica. Possibile invece galleggiare sopra il terzultimo posto con l’apporto tecnico di Paulo Sousa in panchina. A poche giornate dall’inizio della nuova stagione, resta da capire se la Salernitana possa davvero andare avanti in un processo di crescita iniziato nella prima frazione del 2023 e diventare ancora di più una squadra con l’anima portoghese, aspirando a quel rendimento che mette al riparo dalle angosce della retrocessione.

Le sensazioni di una possibile salvezza tranquilla sono parzialmente confermate dalle quote dei portali di betting, che consentono di puntare sulla permanenza in A della granata anche attraverso  alcune promo specifiche come il codice Bonus Sisal senza deposito, recensito nella pagina linkata. Le quotazioni sulla retrocessione prevedono una discesa in B quasi certa dell’Empoli (media 1.45) che tuttavia proverà a giocarsi le sue chance di salvezza anche, e soprattutto, dopo il cambio in panchina con Andreazzoli, abile nella gestione delle situazioni di crisi di bassa classifica. Quote minime anche quelle di Cagliari (1.75 – 2.00) e Frosinone (1.95 – 2.00). A seguire proprio la Salernitana. Leggermente out dalla zona retrocessione Verona (4.00 – 4.50) e Lecce (3.85 – 4.00). Tutto questo prima del match dei granata ad Empoli.

La gara del Castellani non sarà delle più semplici. A secco di punti e di gol da 450 minuti, l’Empoli di Andreazzoli proverà a rompere gli equilibri in una gara che sembra già uno spartiacque per i toscani. Ultimi in classifica, con zero punti e un pacchetto avanzato asfittico, i biancoazzurri sembrano vivere una crisi di risultati senza fine da inizio stagione. Per loro l’obbligo è quello di invertire necessariamente la rotta, soprattutto davanti ai propri tifosi, prima che il gap con la quart’ultima diventi incolmabile, quando sono trascorse solo cinque giornate di campionato.

“Ad Empoli ci aspetta una partita difficile dal punto di vista tattico ed emozionale”, ha spiegato Sousa. “Affrontiamo un avversario che ha cambiato allenatore e Aurelio Andreazzoli conosce molto bene il club, i giocatori e la Serie A. Nell’ultima partita contro l’Inter, i nostri prossimi avversari hanno fatto una buona prestazione e in casa vorranno sicuramente conquistare i primi punti. Da parte nostra, vedo e sento una squadra piena di energia positiva nel lavorare per ottenere la vittoria”.

Al di là dello sguardo a breve termine, che distoglie l’attenzione sul lungo periodo, per una salvezza tranquilla alla Salernitana serve recuperare una buona fluidità di manovra, dinamica che tutto sommato non è mancata nell’ultima stagione di Sousa. Occorre recuperare una buona capacità gestionale delle situazioni di gioco da palla inattiva, con i granata che continuano a subire gol dai piazzati quasi in fotocopia. Una complessità, quella dei calci da fermo, che evidenzia probabilmente l’esigenza di inserire un rinforzo nel pacchetto arretrato. Rientra il caso Dia, che risolve con tempismo insolito le questioni societarie e quelle d’infermeria. “Sta lavorando per rientrare , stiamo inserendo attività che gli trasmettono fiducia per restare con noi”, ha sottolineato Sousa.

 Il senegalese è pronto a calcare di nuovo il green, stavolta quello del Castellani, sul quale ci si aspetta un contributo fondamentale per la ripresa della Salernitana. L’augurio è quello di ritrovare un atleta come quello dell’ultima stagione, dopo i 16 gol che hanno regalato la salvezza senza troppi affanni. Al suo fianco per le prossime giornate un giocatore di grande movimento come Cabral, che porta a ridisegnare parzialmente il gioco di Sousa, devoto alla densità d’area, alla verticalità da centrocampo in su, alle rotazioni raffinate per risalire il rettangolo verde con un utilizzo pragmatico del pallone, nell’attacco dell’ampiezza e della verticalità. “Jovane Cabral sta cercando di inserirsi bene, di attaccare la profondità e ha capito le necessità della squadra”, ha sottolineato Sousa.

Da segnalare infine anche la necessità di svincolarsi parzialmente dalla leadership di Candreva che da solo non può traghettare un’intera squadra da qui a fine stagione. Prezioso, finora, il suo rendimento: già 450 minuti nelle gambe nelle prime 5 di campionato. Mai sostituito. Due le reti realizzate. Fondamentale sarà comunque la sua partecipazione alla manovra, da qui all’ultima. Tra tutti, resta invece l’incognita Stewart, arrivato a Salerno con il provvidenziale e quanto mai insolito scouting dell’algoritmo che ha pescato scientificamente nella mole dei big data. Da verificare nelle prossime gare, quando dovrebbe essere impiegato dal portoghese con una certa continuità, se non altro anche con i subentri dalla panchina.

“Abbiamo bisogno di calciatori che saltino l’uomo, accelerino, si associno bene ad altri compagni e sappiano difendere palla spalle alla porta”, ha spiegato Sousa riferendosi all’attacco. Servirà questo al pacchetto offensivo per assicurarsi maggiori realizzazioni per la quota salvezza. E più attenzione in difesa. Intanto, sul nuovo arrivato dal San Lorenzo, il portoghese conferma le buone impressioni: “Sono contento di Martegani: sta crescendo parecchio in fase di uscita palla al piede e nel palleggio”. Servirà questo, e molto altro per centrare il traguardo. Parentesi pubblico: “Ho chiesto ai ragazzi di gestire bene la pressione dello stadio e spingere sempre verso l’attacco”. L’Arechi certamente gradirà.