Salernitana, impresa sfiorata - Le Cronache Salernitana

di Fabio Setta

TORINO – Impresa sfiorata. Come l’anno scorso, anche quest’anno la Salernitana è tornata dalla trasferta sul campo della Juve con qualche rimpianto di troppo. L’anno scorso il doppio vantaggio ei il pari subito in pieno recupero. Questa volta al gol di Pierozzi, la Juve ha posto rimedio ancora una volta a tempo scaduto ma proprio all’ultimo secondo, Basic ha fallito il gol vittoria. Almeno il pari ha evitato il record negativo di cinque ko di fila in A. Senza più nulla da perdere, d’altronde, senza un obiettivo da dover raggiungere e soprattutto senza pressione alcuna, la Salernitana ha affrontato il match in casa della Juventus, al quinto pareggio di fila, con il massimo della spensieratezza. Un atteggiamento che non equivale a dire che i granata siano andati a Torino per un weekend di vacanza ma che siano scesi, invero, in campo con una leggerezza mentale tale da esprimersi, come non accadeva da tempo. Colantuono ha confermato l’ormai consueto modulo puntando tutto sull’estro di Tchaouna ma avendo risposte interessanti anche da Coulibaly e Basic. Il calcio è uno sport meraviglioso, poi, ma resta sempre figlio degli episodi. Per una stagione intera, alla prima occasione o giù di lì la Salernitana ha subito gol. A Torino, invece, la mano di Fiorillo ha deviato la gran conclusione di Vlahovic dal limite sulla traversa. Con la gara in equilibrio la Salernitana ha fatto il suo, mentre la Juventus si è innervosita. Nervosismo, poi, aumentato dopo il gol, il primo in maglia granata nonché in Serie A, di Pierozzi di testa su angolo di Sambia. Proprio l’esterno ha chiamato poi Szczesny alla risposta su calcio di punizione al 32’. Clamoroso poi l’errore di Ikwuemesi che solo davanti al portiere bianconero ha stoppato male l’assist di Tchaouna, sprecando il gol del raddoppio. L’unica vera occasione bianconera si è registrata al 43’ quando Cambiaso dal limite ha colpito il palo esterno. Nonostante le caute parole di Allegri, la Juventus, con la testa evidentemente alla finale di mercoledì di Coppa Italia ma che comunque da mesi appare in difficoltà, forse si immaginava di trovarsi di fronte una Salernitana demotivata, in vacanza o almeno depressa dopo un’annata così negativa. Così Allegri ha effettuato tre cambi, rischiando soprattutto Chiesa nel tentativo di ribaltare il match e conquistare quella vittoria necessaria a certificare la qualificazione aritmetica alla prossima Champions. I cambi non hanno ricambiato le speranze di Allegri. La Juventus ha sì creato qualcosa in più, ma la Salernitana con grinta e sacrificio si è difesa bene. Sembrava potesse essere davvero la giornata giusta per l’impresa quando Miretti dal limite ha colpito la traversa. Poteva essere la giornata giusta anche quando in pieno recupero Basic, dopo il pareggio segnato da Rabiot al 91’, ha avuto sul piede il comodo pallone per la vittoria ma ha tirato alto. Sarebbe stato un colpo storico nel peggior anno della storia granata in massima serie.