
SALERNO – Crediamoci. E’ vero che il destino di questo sciagurato campionato ormai in dirittura d’arrivo dipende non solo da noi ma anche da quello che accadrà stasera sugli altri campi della serie B ma facciamo capire a tutti che la Salernitana non si arrende, è viva e vuole salvarsi.
E non è una frase fatta, di quelle tanto per dire qualcosa ma c’è consapevolezza che se si vuole arrivare alla tanto agognata salvezza l’unica strada da percorrere, stasera, è la vittoria al Tombolato di Cittadella malgrado i veneti, anche loro, boccheggiano in fondo alla classifica e si tro- vano a pari punti con i granata in penultima posizione. In- somma quel vecchio detto <mors tua, vita mea> stasera calza a pennello visto che non c’è altro da fare per entrambe le squadre. Peccato che si è ar- rivati all’ultima fatica stagio- nale, quella 34esima giornata rinviata lo scorso 21 aprile per la morte del Santo Padre Fran- cesco con l’incertezza che pre- domina sulla certezza. Forse se quella giornata fosse stata disputata in quella data non ci troveremmo in questa situa- zione drammatica. Nessun vittimismo, sia chiaro, ma ve- dere la nostra Salernitana bar- collare in fondo alla classifica da un bel pò di tempo fa rab- bia, tanta rabbia, visto che ba- stava poco a questa società per dare una dignità diversa, uno spirito nuovo e non essere as- sente o cambiare ben quattro
tecnici nella stagione attuale. Retrocessione dalla serie A umi- liante, penultimo posto oggi in serie B. Il tutto la dice lunga su come la tifoseria sia angosciata, fertita, mortificata. Anche le pa- role di un grande esperto di cal- cio come il direttore Paolo Di Paola che, in una intervista pro- prio al nostro giornale ha bac- chettato l’attuale management ricevendo grandi consensi dalla tifoseria di fede granata è sino- nimo di una situazione che defi- nire drammatica, in questo momento storico della nostra Salernitana, rappresenta un’al- tra scudisciata per chi non ha sa- puto (o voluto) riportare il calcio di una grande città come Sa- lerno nel posto che più le com- pete e merita. Poi sia chiaro: il calcio è fatto di episodi ma ve- dere questa squadra granata lì, in fondo al baratro, è qualcosa che rattrista anche perchè si po- teva fare molto di più e l’arrivo di
un allenatore bravo e motivato come Pasquale Marino se fosse avvenuto prima poteva cam- biare le carte in tavola alla intera stagione. Se poi ti affidi al sici- liano solo da un mese, con solo sei gare da disputare allora ti rendi conto che c’è poco tempo anche per ragionare. E ti devi af- fidare solo all’orgoglio, all’amore per la maglia granata di questi calciatori in rosa che franca- mente proprio in Liguria, contro Spezia e Sampdoria a Genova hanno mostrato grandi limiti con due sconfitte brucianti che la dicono lunga su questo per- corso choc della Salernitana nel finale di stagione. Oggi, stasera alle 20,30 cerchiamo di resettare tutto, di scendere in campo al Tombolato di Cittadella contro una diretta antagonista per la sopravvivenza in serie B con l’u- nica voglia di vincere. Si perchè fuori casa non si fa bottino pieno dal mese di ottobre dello scorso
anno ed ha pesato sulla squadra questa enorme incertezza quando non gioca all’Arechi. Non è che nel principe degli stadi abbia fatto molto meglio ma le ultime tre vittorie consecutive con Marino in panca avrebbero dovuto dare quella spinta in più. Anche stasera ci saranno oltre 1500 tifosi granata che raggiun- geranno il Veneto con il treno o le auto private. Salvare la catego- ria è l’obiettivo primario visto che in città non si parla d’altro e sarebbe qualcosa di eccezionale se l’obiettivo fosse centrato. Ma come dicevamo inizialmente di- pende molto anche dai risultati delle altre gare e non solo da te. Il destino futuro, speriamo, possa essere davvero roseo.
La formazione che scenderà in campo Marino l’ha già in mente visto che la squadra è stata in ri- tiro a Brescia fino alla vigilia di questa partita-spareggio per prepararsi al meglio. Incertezza
su Amatucci e Zuccon che hanno lamentato lievi acciac- chi ma potrebbero essere re- cuperati. Come sembra che il tecnico siciliano proprio per- chè si deve vincere potrebbe affidarsi a tre attaccanti con Simy, Tongya e forse Rai- mondo con Verde e Soriano alle loro spalle. Ci potrebbe es- sere la clamorosa bocciatura di Cerri che potrebbe partire inizialmente dalla panchina. L’ultima annotazione ri- guarda il direttore di gara. Per la gara del 21 aprile era stato designato Aureliano di Bolo- gna che non dispiaceva affatto visto che è un arbitro con tanta esperienza in serie B. Stasera proprio perchè ci sono gare molto delicate (vedi il miglior arbitro italiano at- tuale, Colombo, che dirigerà Juve Stabia- Sampdoria altra delicatissima gara) l’Aia ha designato Luca Pairetto per questa partita che vale tanto, un autentico spareggio per ri- manere in cadetteria. Figlio d’arte (il papà Pierluigi è stato designatore arbitrale con Paolo Bergamo alla fine degli anni novanta) il direttore di gara di NIchelino, 41 anni, im- prenditore rientra in B dopo alcune prestazioni poco esal- tanti in serie A per cui è stato messo a riposo per un pò di tempo.qualche settimana fa. I precedenti con la Salernitana sono poco rassicuranti di Pai- retto: Cinque ko. su otto in- contri diretti. Ma la torcida granata fa i dovuti scongiuri sperando che possa invertire la rotta nella serata più diffi- cile per lo sport salernitano..