Sabatini: rientrato il caso Ribery. Ora ce la giochiamo - Le Cronache
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Sabatini: rientrato il caso Ribery. Ora ce la giochiamo

Sabatini: rientrato il caso Ribery. Ora ce la giochiamo

di Marco De Martino

SALERNO – Walter Sabatini (nella foto) ha commentato a caldo la campagna trasferimenti appena conclusa da parte della Salernitana, svelando anche qualche retroscena importante su Perotti e soprattutto su Franck Ribery: «Abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissi -ha detto il ds granata- non sono esaltato francamente ma moderatamente soddisfatto. Sono arrivati alcuni calciatori giovani molto buoni, il nostro problema sarà quello dell’assemblaggio. Non avremo tanto tempo per preparare la partita con lo Spezia che è già essenziale. Mettere già la squadra di fronte a una gara di questo genere mi preoccupa un po’. Sul conto delle qualità dei calciatori che sono arrivati sono molto tranquillo perchè sono giocatori forti». Sabatini ha illustrato le caratteristiche dei calciatori arrivati, a cominciare dalle due punte: «I due attaccanti sono molto mobili. Mikael è un centravanti che in area di rigore si fa rispettare, Mousset ama partire più da lontano ed è molto bravo nei tagli brucianti verso la porta. Sono contento naturalmente di Verdi, poi si è aggiunto alla lista Diego Perotti -ha annunciato a sorpresa Sabatini- che è un campione che viene da stagioni tribolate però l’ho fatto seguire nel percorso di recupero che ha avuto e sta molto bene. Perotti non è formalmente della Salernitana ma virtualmente lo è per un accordo già preso con lui ed a cui non verrà meno». Poi il ds granata ha continuato: «Bohinen all’inizio stenterà un pochettino ma poi dimostrerà le sue qualità di posizionamento in campo e le sue doti balistiche, è molto preciso nella trasmissione della palla. Dragusin è molto bravo, l’ha dimostrato alla Samp. Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a Izzo per una serie di motivi, spiace perchè sarebbe stato un pezzo importante per la causa. Radovanovic deve darci solidità ed esperienza, sarà il presidio di fronte alla difesa, il punto di riferimento centrale della squadra. Ederson è un calciatore che scappa ma deve farlo perchè è nelle sue qualità farlo. Dietro abbiamo preso un calciatore che a Roma -ha continuato Sabatini.- chiamavano il Comandante perchè ha la tendenza a dominare il reparto, anche lui non gioca da un po’ ma appena tornerà al top dimostrerà la sua importanza. Dispiace per un ragazzino nostro che è all’Ancona, Iannoni, che avrei voluto con noi e che ci avrebbe fatto molto comodo ma non abbiamo trovato l’accordo con l’Ancona. Mi preoccupa più non aver preso lui che altri calciatori. Istant team? Sì, ma abbiamo integrato il gruppo con elementi giovani che rappresentano il futuro della Salernitana». Poi Sabatini ha lanciato un messaggio alla vecchia guardia svelando il giallo Ribery: «Con tutto il rispetto di chi c’era già, ora abbiamo una nuova spina dorsale. Devono accettare la presenza di nuovi giocatori e contribuire alla causa come hanno fatto finora.  Ribery mi aveva chiesto di andarsene, poi all’ultimo tuffo mi ha chiesto di rimanere e di questo sono molto contento perchè è un campione e se ritroverà i suoi spunti ci aiuterà moltissimo. Preferisco averceli i giocatori forti che non averceli». Poi Sabatini ha parlato dell’obiettivo salvezza ringraziando in primis il patron: «Ringrazio il presidente Iervolino, anche se fossi stato un somaro, e chiarisco che non lo sono, mi sono presentato al mercato con tutte le risorse possibili come mai ho avuto a disposizione per lavorare nella mia carriera. Ci sono tutti i presupposti per combattere e lo faremo, da domani parte una nuova stagione per tutti. Sarò a Salerno per vedere il primo allenamento insieme e sono molto fiducioso. Non mi illudo, ho visto che alcune tv ci danno al 93% retrocessi ma come accaduto a me per una vicenda personale che mi dava all’80% per spacciato, mi sono giocato il mio 20% ed ho vinto. Io allora mi gioco questo 7% assieme a tutti i giocatori ed all’allenatore. Sarebbe un sogno riuscire a centrare l’obiettivo -ha proseguito Sabatini- con questo melting pot che è stato fatto tra ragazzi esperti e più giovani che dico subito sorprenderanno. Non faccio distinzioni tra vecchi e giovani ma tra giocatori forti e meno forti, noi abbiamo preso giocatori forti che lo dimostreranno in campo». Infine Sabatini si è appellato alla torcida granata, ultimo tassello indispensabile per vincere la battaglia appena iniziata e compiere il miracolo salvezza: «Spero che tutti i nostri tifosi abbiano fiducia e forza da trasmettere alla nostra squadra a partire da lunedì prossimo, senza di loro non avremmo chance ma sono certo che il popolo di Salerno -ha chiosato- risponderà alla grande».