di Andrea Bignardi
La presentazione del Logo di Vinarte è stato l’occasione per il liceo Sabatini – Menna, di dimostrare la sua capacità di connettersi con il sistema territoriale: di quest’elemento distintivo dello storico istituto salernitano va fiera la dirigente Ester Andreola, che ha illustrato i capisaldi dell’offerta formativa del liceo, capace di realizzare una formazione olistica degli studenti che scelgono questo percorso di studi.
Professoressa Andreola, quali sono gli elementi distintivi dell’offerta didattica del Sabatini Menna?
«Sicuramente a dare grande forza contrattuale a quest’istituto c’è la sua lunga storia: sessant’anni non sono pochi per una scuola, specie per un liceo artistico, sui cui banchi sono passati tantissimi salernitani che hanno fatto dell’arte una scelta di vita. La nostra offerta formativa si pone l’obiettivo della massima completezza. Infatti qui al Sabatini-Menna sono presenti tutti gli indirizzi possibili per un liceo artistico: la grafica, i multimedia e l’audiovisivo, la scenografia e l’architettura.
Il piano di studi specifico viene scelto dagli studenti al terzo anno, dopo un biennio nel quale si punta a consolidare la formazione culturale generale per consentire poi di fare la scelta più opportuna e vicina alle inclinazioni dei ragazzi».
La realizzazione del logo del Vinarte da parte di due ex allievi dell’istituto che dirige è espressione del successo di questo tipo di formula?
«Si, sicuramente il percorso di apprendimento e formazione offerto dal nostro liceo è molto completo. I due studenti premiati hanno dimostrato la capacità di saper lavorare in team, guidati dalla professoressa Claudia Imbimbo. Hanno lavorato duramente per tre anni, ma sono stati ben indirizzati. E questo è sicuramente un nostro punto di forza».
Dunque, in fin dei conti, perché consiglierebbe ad un ragazzo di scegliere, dopo aver conseguito la licenza media, gli studi artistici?
«Per la capacità del nostro istituto di dare una formazione completa, con una elevata spendibilità nel mondo del lavoro: connettiamo le conoscenze e le competenze alla pratica, attraverso l’utilizzo della mano, parte del corpo che rappresenta un po’ la connessione tra cuore e cervello, tra istinto e ragione».
Un progetto, quello realizzato dagli studenti dell’istituto in questione che merita i dovuti apprezzamenti, non solo per la capacità di dar vita ad un nuovo logo per Vinarte ma anche e soprattutto, come già ampiamente spiegato, per la capacità di connettersi con il territorio.