di Mario Rinaldi
E’ stata installata presso il reparto di Radiologia dell’Ospedale “G. Fucito” di Mercato San Severino, diretto dalla responsabile “ad interim” dottoressa Rosa Martora, la nuova “TC Canon Aquilion Prime SP” dotata di intelligenza artificiale, con congiunto impegno organizzativo del Direttore Generale Vincenzo D’Amato, del direttore Medico di presidio Luigi Memoli, del direttore del dipartimento di Radiologia Renato Saponiero e del direttore dell’ingegneria Clinica Angelo Marra. Al taglio del nastro, avvenuto ieri mattina, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Mercato S. Severino Antonio Somma, il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante e altri dirigenti dei vari reparti del presidio ospedaliero di Mercato S. Severino. “Mercato San Severino è diventato un polo di eccellenza a livello regionale – ha dichiarato De Luca – il macchinario installato è di altissimo livello grazie anche al contributo dell’intelligenza artificiale che permette di ottenere immagini ad altissima definizione, offrendo un ulteriore contributo tecnologico in questo ospedale”. Quello installato, si tratta di una TC di ultima generazione che permette di ottenere immagini cliniche di altissima qualità diagnostica ed elevato dettaglio anatomico in tutti gli esami, ad esempio in campo oncologico, vascolare, pneumologico ed urologico, con protocolli specifici per le differenti condizioni cliniche ed ampiamente adattabili alle esigenze diagnostiche di ogni singolo paziente in esame. Inoltre, grazie alle ottime prestazioni, possono essere effettuati esami organo-specifici come la colonscopia virtuale (studio di tutto il colon con elevata accuratezza) e studio del cuore. Un aspetto importante è che grazie ad una serie di algoritmi di ricostruzione iterativa, questa TC è in grado di ridurre al livello più basso possibile la dose di radiazioni erogata al paziente fino all’80% con protocolli Iow-dose ed ultra Iow-dose pur mantenendo una qualità diagnostica elevata, con conseguenti tempi ridotti di erogazione dell’esame. Questa nuova TC, associata ad una consolle dedicata per le ricostruzioni (Vitrea), è inoltre dotata di tecnologia di intelligenza artificiale (AiCE) che grazie ad applicazioni dedicate permette di ottenere immagini in altissima definizione diagnostica per una rapida diagnosi al paziente. L’apparecchiatura rappresenta un ulteriore valore aggiunto al presidio del “Fucito”, già sede di altre altissime specialità, andando a consolidare la dotazione strumentale a disposizione dei pazienti ricoverati ed afferenti dal territorio. “Devo dire – ha aggiunto De Luca – che abbiamo già tante eccellenze regionali qui al “Fucito” sia per quanto riguarda la chirurgia, ma anche l’endoscopia, in particolare un centro regionale. Quindi davvero è diventata una struttura molto molto importante nell’organizzazione sanitaria della regione Dell’Asl di Salerno dunque un altro passo avanti in termini di eccellenza”. Poi De Luca lancia una stoccata al Governo centrale sulla carenza di personale medico-sanitario nelle strutture della Regione Campania. “Se c’è carenza di personale dobbiamo dirlo soprattutto alla Meloni – ha aggiunto polemico De Luca – anziché mandarci i medici ci manda il nome. Stiamo combattendo ormai da due anni, spiegando in più occasioni che a breve non ci saranno più i medici per aprire i pronto soccorso, ma purtroppo non c’è la consapevolezza della drammaticità della situazione e questa è una cosa francamente sconcertante. Abbiamo appena concluso un concorso unico regionale per cercare su tutto il territorio medici dell’emergenza. Alla fine abbiamo recuperato una cinquantina di medici per tutte le strutture regionali e questo ci farà avere un po’ di respiro. Ma non è questa la soluzione al problema”. Il governatore sul punto traccia le linee programmatiche di una eventuale soluzione all’emergenza di personale. “La soluzione – spiega De Luca – è quella di raddoppiare le retribuzioni per i medici dell’emergenza, come ovvio perché fanno un lavoro che è assolutamente usurante, diminuire l’età pensionabile, consentire ai giovani medici laureati che fanno le scuole di specializzazione di avere contratti a tempo indeterminato per essere impiegati subito nelle strutture ospedaliere e poi cancellare questa vergogna del numero chiuso alla facoltà di Medicina. Su questo aspetto hanno dato un annuncio ma come sempre questo Governo si ferma agli annunci. Immaginate che se tolgono ora il numero chiuso, i medici nuovi li avremo tra sei anni”. E poi una riflessione sulla fuga di cervelli e sull’autonomia differenziata. Ogni anno se ne vanno dall’Italia circa 20mila medici o per raggiungimento dell’età pensionabile o per migliori opportunità di lavoro in altre parti del mondo dove ottengono retribuzioni che sono triple rispetto all’Italia. Se si va avanti con il discorso dell’autonomia differenziata la sanità del Sud è morta perché autonomia. Cosa significa autonomia differenziata? Che le regioni del Nord potranno fare oltre che il contratto nazionale di lavoro anche contratti regionali che si aggiungono a quelli nazionali avendo loro le risorse possono raddoppiare o triplicare le retribuzioni del personale e dunque il sud è morto al di là di tutte le chiacchiere”. La nuova attrezzatura è già a disposizione dei pazienti del “Fucito”.